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Superbonus

Superbonus, M5s chiede se ci sarà un’estensione della misura

Tra le richieste anche se ci sarà l’allargamento della platea dei beneficiari del Superbonus anche alle strutture ricettive e alberghiere, fra le più colpite dalla pandemia

Il M5s ha presentato un’interrogazione a risposta orale al ministro dello Sviluppo economico per sapere se intende avviare “iniziative per estendere la durata del provvedimento oltre l’attuale scadenza di dicembre 2021, al fine di stabilizzare e rendere duraturi i benefici della misura sui territori”. Ma anche per sapere se intende ampliare la misura “anche ad altri casi di protezione dell’ambiente, quali la riduzione di classi di rischio idrogeologico e misure volte al risparmio, riuso e riciclo della preziosissima risorsa idrica”. E se è in programma “l’allargamento della platea dei beneficiari anche alle strutture ricettive e alberghiere, fra le più colpite dalla pandemia, per permettete al settore del turismo una ripresa vivace e pronta, attraverso una riconversione green dell’edilizia”.

IL PESO DELLA PANDEMIA

L’interrogazione è stata presentata come primo firmatario da Cristiano Anastasi e prende spunto dalla pandemia di Covid-19 che “ha colpito il mondo come un meteorite, spingendo l’economia globale nella peggiore recessione dai tempi della seconda guerra mondiale, danneggiando consumi, investimenti e paralizzando un numero crescente e inimmaginabile di attività, settori e mercati”. “Anche l’economia italiana – si legge nel testo – è stata duramente colpita dall’emergenza sanitaria ancora in corso e, proprio in considerazione del perdurare della pandemia, risulta particolarmente complesso stabilire, con certezza, quali effetti si dirameranno nel medio e nel lungo periodo; è certo, invece, che ci si trova davanti a una grande sfida, che impone di realizzare politiche adeguate a sostenere e rilanciare l’economia e il livello di vita delle collettività”.

LO STIMOLO DI M5S

I deputati penstellati ricorda che in questo contesto “il Governo, nell’avviato percorso del green new deal, si è impegnato a stimolare la ripresa consentendo all’economia di continuare a creare valore, puntando su un pilastro portante come il settore dell’edilizia”. E “per dare nuovo impulso all’edilizia privata, grazie al Movimento 5 Stelle, il Governo ha recentemente introdotto la ben nota misura del ‘superbonus’ al 110 per cento, uno strumento di rilancio e di sviluppo sostenibile che consente di effettuare lavori di miglioramento antisismico e di efficientamento energetico, ottenendo una detrazione fiscale superiore alla somma spesa per i lavori”.

L’ANALISI DI UNIONCAMERE

“Da un’analisi compiuta da Unioncamere-Infocamere a livello nazionale è emerso che tra luglio e settembre 2020, grazie a questa misura, sono nate 4.971 nuove imprese edili, per tre quarti costituite da piccole realtà individuali, specialisti nelle attività di impiantistica, finitura degli edifici, posatori di infissi, espressione di una piccola e media impresa che è la spina dorsale del sistema produttivo italiano – si legge ancora nel testo dell’interrogazione -. Unioncamere ha ribadito che il “superbonus” al 110 per cento sta giocando un ruolo cruciale sulla vitalità del settore delle costruzioni che, sempre tra luglio e settembre, ha avuto un incremento dello 0,6 per cento su base trimestrale, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2019, generando vantaggi enormi, sia per le persone che ristrutturano casa che per le aziende che effettuano i lavori”.

COSA DICE FACILE.IT

Inoltre, “da un sondaggio commissionato da ‘Facile.it’, più di 21 milioni di italiani, l’equivalente di oltre 9 milioni di famiglie, hanno intenzione di utilizzare il superbonus, numero idealmente suscettibile di un ulteriore aumento in considerazione dei 14 milioni di famiglie che vivono nel milione di palazzi condominiali stimati sul nostro territorio nazionale”.

MISURA SUSCITA INTERESSE IN TUTTA EUROPA

Insomma, “la misura suscita enorme interesse non solo nel nostro Paese ma anche in tutta Europa, talché i mercati finanziari europei si stanno organizzando per partecipare attivamente nella ‘compravendita’ del credito fiscale che si sta generando dalla realizzazione di interventi grazie al ‘superbonus’; il comparto imprenditoriale, la popolazione interessata dal possibile utilizzo del “superbonus” al 110 per cento e gli istituti finanziari e di credito avvertono la necessità di avere garantito un arco temporale maggiore per il riconoscimento del credito fiscale e per la sua cessione, specie nel caso di interventi di miglioramento antisismico, le cui procedure autorizzative potrebbero fortemente inficiare la sua reale attuazione”.

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