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Tanap

Produttori Shah Deniz 2 prenotano capacità in vista del completamento di Tap

Nel frattempo i lavori per la costruzione del gasdotto hanno raggiunto il punto più alto lungo la tratta interessata dal progetto, ovvero 2.100 metri sul livello del mare, presso il monte Ostrovica, in Albania.

I produttori di gas del giacimento azero di Shah Deniz 2 hanno prenotato 8,6 miliardi di metri cubi l’anno di capacità a lungo termine verso l’Italia sui 10 complessivi previsti per la Trans-Adriatic Pipeline. Lo ha annunciato Lisa Givert, responsabile comunicazione di Tap, in una intervista a S&P Global Platts nel giorno in cui i lavori per la costruzione del gasdotto hanno raggiunto il punto più alto lungo la tratta interessata dal progetto, ovvero 2.100 metri sul livello del mare, presso il monte Ostrovica, in Albania.

I PRODUTTORI HANNO PRENOTATO LA CAPACITÀ IN BASE A CONTRATTI DI 25 ANNI “SHIP OR PAY”

Tap è l’ultimo tratto del cosiddetto Corridoio meridionale del gas che consentirà all’Europa di importare gas dai campi di gas di Shah Deniz 2. L’Ue considera questa infrastruttura che si collega al gasdotto Tanap di 31 miliardi di metri cubi all’anno di gas, un elemento chiave dei suoi sforzi per portare nuove fonti di approvvigionamento nell’Europa sudorientale dove la Russia rimane il fornitore principale di combustibile. Il termine dei lavori e l’avvio delle forniture è previsto per il 2020. Per questo i produttori di Shah Deniz 2 hanno prenotato la capacità in base a contratti di 25 anni “ship or pay” a partire dal momento in cui la conduttura comincerà a funzionare, ha affermato Givert, senza fornire ulteriori dati specifici. I produttori sono BP (28,8%), Socar (16,7%), Petronas (15,5%), Lukoil (10%), NICO (10%) e TPAO (19%) mentre gli azionisti di Tap sono BP (20%), Socar (20%), Snam (20%), TSO Fluxys (19%), TSO Enagas (16%) e Axpo (5%). Il Tanap, invece, invierà le forniture di gas provenienti dal giacimento di Shah Deniz sino al confine occidentale della Turchia.

IN FUTURO PREVISTE ASTE PUBBLICHE PER FORNIRE CAPACITÀ

Tap prevede di offrire capacità primaria a breve termine separatamente in occasione di future aste pubbliche, ha affermato Givert aggiungendo che l’azienda non ha ancora preso una decisione sulla piattaforma di prenotazione della capacità. “La capacità secondaria sarà messa a disposizione di qualsiasi terzo interessato in linea con i termini e le condizioni del codice di rete e dei corrispondenti contratti di trasporto del gas”, ha dichiarato.

FINO AL 18 SETTEMBRE LE CONSULTAZIONI SUL CODICE DI RETE PER L’ACCESSO AL GASDOTTO

Fino al 18 settembre Tap ha avviato, inoltre, le consultazioni sulla bozza di codice di rete per l’accesso, l’utilizzo e la gestione del gasdotto. Questa mossa rientra nell’accordo stipulato con la Commissione Europea che esenta Tap dalle norme sull’accesso di terzi, sulla regolamentazione tariffaria e sulla disaggregazione della proprietà normalmente richieste per questo tipo di infrastrutture ai sensi del terzo pacchetto energia.

POSSIBILI “OPEN SEASON” DI TAP PER VALUTARE DOMANDA DI CAPACITÀ SUPPLEMENTARE

Tutte le parti interessate potranno, infine, partecipare alla “Open season” di Tap per la valutazione della domanda di capacità supplementare, a condizione che soddisfino tutti i requisiti. Tap potrebbe, infatti, raddoppiare la sua capacità a 20 miliardi di metri cubi l’anno aggiungendo due stazioni di compressione, nel caso ci sia richiesta, consentendo anche la bidirezionalità dei flussi. albania

IN ALBANIA I LAVORI HANNO RAGGIUNTO L’ALTITUDINE DI 2100 METRI

Nel frattempo i lavori per la costruzione del gasdotto hanno raggiunto il punto più alto lungo la tratta interessata dal progetto, ovvero 2100 metri sul livello del mare, presso il monte Ostrovica, in Albania. Secondo quanto riferisce una nota del consorzio Tap, citata dall’agenzia di stampa azera “Trend”, si tratta anche di uno dei tratti più complicati da costruire dal punto di vista tecnico. Nonostante ciò, ha dichiarato James Cooper, rappresentante del consorzio Tap nella città albanese di Korca, i lavori stanno andando avanti in linea con i piani e nel rispetto degli standard di sicurezza. “Abbiamo addestrato adeguatamente i nostri operai e stiamo usando le tecnologie a nostra disposizione nel miglior modo possibile, garantendo così un lavoro più facile e sicuro. Si tratta di una grande sfida ingegneristica visto che occorre realizzare una condotta da 1,2 m di diametro su un difficile terreno montuoso con pendii ripidi, e la notevole altitudine”.

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