Introdotta una nuova soglia per esentare le piccole importazioni dal CBAM. La mossa risponde alle richieste di Letta e Draghi per la competitività europea.
Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un regolamento che semplifica e rafforza il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), la cosiddetta “tassa sul carbonio”, con l’obiettivo di ridurre i costi e gli oneri burocratici per le aziende, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI). La notizia arriva con l’approvazione formale del pacchetto legislativo “Omnibus I”. La modifica, pur alleggerendo la burocrazia, mantiene invariata l’ambizione climatica dello strumento, assicurando che circa il 99% delle emissioni “nascoste” nei beni importati rimanga coperto dal meccanismo.
UNA NUOVA SOGLIA PER ESENTARE LE PICCOLE IMPRESE
La modifica più significativa è la sostituzione dell’attuale soglia che esentava i beni di valore trascurabile. Viene introdotta una nuova soglia di massa “de minimis”, in base alla quale le importazioni fino a 50 tonnellate per importatore all’anno non saranno soggette alle regole del CBAM. Questa misura è pensata per esentare principalmente le PMI e i privati che importano quantità minime di merci coperte dal regolamento.
SEMPLIFICAZIONI E PERIODO TRANSITORIO PER LA REGISTRAZIONE
Un’altra modifica importante mira a evitare interruzioni per gli importatori all’inizio del 2026. Il regolamento emendato consentirà, a determinate condizioni, le importazioni di merci CBAM anche in attesa della registrazione formale dell’importatore. Inoltre, sono state introdotte diverse altre misure di semplificazione per tutti gli importatori, che riguardano le procedure di autorizzazione, i processi di raccolta dati, il calcolo delle emissioni, le regole di verifica e il calcolo della responsabilità finanziaria. Infine, sono state apportate modifiche alle disposizioni sulle sanzioni e sulle norme relative ai rappresentanti doganali indiretti.
LA RISPOSTA ALLE RICHIESTE DI LETTA E DRAGHI
Questa “rivoluzione della semplificazione” risponde direttamente all’appello lanciato dal Consiglio Europeo nell’ottobre 2024 per affrontare le sfide identificate nei report di Enrico Letta (“Molto più di un mercato”) e Mario Draghi (“Il futuro della competitività europea”). La successiva Dichiarazione di Budapest dell’8 novembre 2024 aveva chiesto di ridurre drasticamente gli oneri amministrativi e normativi, portando la Commissione a presentare, il 26 febbraio 2025, i due pacchetti “Omnibus” per semplificare la legislazione esistente.
OBIETTIVI CLIMATICI INVARIATI
“Se vogliamo avere successo nella transizione verde e allo stesso tempo aumentare la competitività dell’Europa, dobbiamo ridurre gli oneri inutili”, ha dichiarato Marie Bjerre, Ministro danese per gli affari europei. “Questo strumento fa esattamente questo: semplifica la vita alle imprese europee, mantenendo al contempo le nostre ambizioni climatiche”.
I PROSSIMI PASSI: ENTRATA IN VIGORE A BREVE
L’atto legislativo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea nei prossimi giorni ed entrerà in vigore il terzo giorno successivo alla sua pubblicazione.
- Regulation amending Regulation (EU) 2023/956 as regards simplifying and strengthening the carbon border adjustment mechanism, 29 September 2025
- Regulation on simplifying and strengthening the carbon border adjustment mechanism, Council press release, 18 June 2025
- Regulation amending regulation (EU) 2023/956 as regards simplifying and strengthening the carbon adjustment mechanism, Commission proposal, 26 February 2025