Washington investe 1 miliardo per diventare indipendente dalle terre rare cinesi e sfrutta i minerali dell’Alaska per convincere Putin a firmare la pace in Ucraina
Continua la guerra delle materie prime. Washington scrive un nuovo capitolo del conflitto con la Cina per raggiungere l’autonomia strategica dei minerali. Trump lancia così il suo doppio piano che combina investimenti industriali strategici con ambiziosi negoziati di pace. L’amministrazione statunitense ha messo sul tavolo un piano da quasi 1 miliardo di dollari per potenziare l’estrazione, la lavorazione e la produzione interna di minerali e materiali critici. Le stesse materie prime. di cui l’Alaska è ricca, che potrebbero diventare merce di scambio per convincere Putin a trovare un accordo per la pace in Ucraina.
1 MILIARDO DI DOLLARI PER LE TERRE RARE
L’obiettivo del pacchetto di finanziamenti da quasi un miliardo di dollari è implementare la catena di approvvigionamento Usa in settori ad alto valore tecnologico dominati da Pechino, come le batterie per veicoli elettrici e i semiconduttori. Il Dipartimento dell’Energia mira a rafforzare la catena di approvvigionamento statunitense in segmenti oggi dominati dalla Cina. Il piano copre tutti i settori della supply-chain, dalla raffinazione delle terre rare alla produzione di componenti strategici per l’elettronica di nuova generazione. 500 milioni di dollari sono destinati ad ampliare la capacità nazionale di lavorazione di minerali critici e sostenere la manifattura e il riciclo delle batterie.
135 milioni, invece, serviranno a sviluppare tecniche commercialmente sostenibili di recupero di terre rare dagli scarti minerari. Sul piatto ci sono anche 250 milioni per finanziare impianti industriali, incluse centrali a carbone, in grado di produrre sottoprodotti minerali. Infine, gli ultimi 50 milioni di dollari serviranno a raffinare e legare elementi chiave come gallio, germanio e carburo di silicio, utilizzati nei semiconduttori. “Per troppo tempo gli Stati Uniti hanno fatto affidamento su attori stranieri per fornire e processare materiali essenziali alla vita moderna e alla nostra sicurezza nazionale,” ha affermato il Segretario all’Energia Chris Wright.
TERRE RARE MERCE DI SCAMBIO PER LA PACE IN UCRAINA
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si prepara a presentare a Vladimir Putin un pacchetto di incentivi economici per accelerare l’accordo di pace in Ucraina. Il presidente Usa offrirà a Putin accesso alle risorse naturali dell’Alaska, in particolare ai minerali e alle terre rare, secondo The Telegraph. Gli Stati Uniti offriranno anche a Mosca la possibilità di sfruttare i giacimenti di minerali di terre rare nelle aree ucraine attualmente sotto controllo russo. Un vero e proprio tesoretto per le batterie, poiché il sottosuolo ucraino possiede circa il 10% delle riserve mondiali di litio.
LE PROPOSTE DI TRUMP A PUTIN
Il tycoon proporrà a Putin anche la revoca di alcune sanzioni statunitensi nei confronti dell’industria aeronautica russa. Il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha detto che gli Stati Uniti sono pronti a un approccio flessibile sulle sanzioni, pronte ad essere rafforzate o allentate in base all’andamento delle trattative. La rimozione di vincoli nell’industria dell’aviazione civile potrebbe favorire produttori statunitensi come Boeing. In altre parole, la strategia di Trump mira a trasformare le risorse minerarie in un meccanismo di pressione contro la Russia.