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Hera

Il valore condiviso di Hera è un tesoretto da 3,2 miliardi per stakeholder e comunità

Tra economia circolare, resilienza delle reti e inclusione sociale, il 2024 segna un anno record di investimenti e impatto positivo per il gruppo Hera. I dati del valore condiviso di Hera

Nel 2024, il margine operativo lordo di Hera ha raggiunto 857 milioni di euro, pari al 54% del MOL complessivo, +10% rispetto all’anno precedente. Neutralità carbonica, rigenerazione delle risorse, resilienza e innovazione sono le tre direttrici strategiche del modello di valore condiviso che hanno guidato il 76% degli investimenti del 2024, pari a 655 milioni su 860 complessivi. Sono alcuni dei dati del nuovo report del gruppo “La creazione di valore condiviso 2024”, che documenta come Hera integri obiettivi economici e di sostenibilità nei propri business regolati e a mercato.

3,2 MILIARDI PER GLI STAKEHOLDER

Nel 2024, il Gruppo ha distribuito 3,2 miliardi di euro tra fornitori, dipendenti, azionisti, enti pubblici e iniziative sociali. 2,1 miliardi sono rimasti nei territori di operatività. Tra i fornitori locali, 96 milioni sono stati destinati a cooperative sociali, supportando l’inserimento lavorativo di circa 1.000 persone svantaggiate.

Il piano industriale 2024-2028 prevede una redistribuzione complessiva ai territori di 10,8 miliardi di euro, oltre 2,2 miliardi l’anno in media. Sul fronte sociale, Hera ha attivato 143 protocolli con i Comuni per prevenire la sospensione dei servizi e rateizzazioni per 179 milioni di euro, a supporto delle famiglie, anche dopo eventi eccezionali come l’alluvione del 2023.

EMISSIONI MENO 14%

La neutralità carbonica è il primo asse strategico. L’obiettivo è il Net Zero al 2050, con una tappa intermedia al 2030 (-37% rispetto al 2019). Già nel 2024 le emissioni di gas serra sono calate del 14%, mentre i consumi energetici interni si sono ridotti dell’8% rispetto al 2013.

Quasi la metà dell’energia elettrica venduta sul mercato libero (49%) proviene da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di raggiungere il 58% entro il 2028. Cresce anche l’adozione di soluzioni di efficienza energetica domestica, che rappresentano il 40% dei contratti nel 2024. La produzione energetica rinnovabile ha raggiunto 732 GWh (+8%), con oltre 10 milioni di metri cubi di biometano immessi in rete.

Il futuro prevede un potenziamento del fotovoltaico fino a 300 MW nel 2028 e lo sviluppo di 147 GWh di gas rinnovabili, tra biometano e idrogeno verde, con un incremento del 54% rispetto all’ultimo consuntivo.

RICICLO AL 61%

Hera guida l’Italia nella gestione dei rifiuti e nel riciclo della plastica, con un tasso di riciclo del 61% nel 2024, già oltre gli obiettivi UE al 2030, e una raccolta differenziata al 74,3%. Solo il 2,2% dei rifiuti urbani finisce in discarica, contro la media nazionale del 20%.

L’economia circolare si conferma eccellenza con Aliplast, che nel 2024 ha venduto oltre 100.000 tonnellate di prodotti in plastica, di cui l’84% riciclata. Sul fronte idrico, il riuso delle acque reflue è arrivato all’11,9%, mentre le perdite idriche restano a 8,4 mc/km/giorno, meno della metà della media nazionale.

359 MILIONI INVESTITI IN RESILIENZA E INNOVAZIONE

Il terzo pilastro del modello di creazione di valore condiviso di Hera è la resilienza dei servizi essenziali, per affrontare sfide come il cambiamento climatico. Nel 2024 Hera ha investito 359 milioni di euro in sicurezza delle reti idriche, elettriche e del gas, con interventi strutturali nelle zone colpite da alluvioni e progetti di manutenzione predittiva basata su intelligenza artificiale.

Il piano 2024-2028 prevede 1,7 miliardi in resilienza, circa 350 milioni all’anno, rafforzando infrastrutture, sistemi di monitoraggio e gestione sostenibile delle risorse, per garantire continuità dei servizi anche di fronte a eventi estremi.

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