Il Mase pubblica il decreto direttoriale n. 79: finestra temporale dal 27 novembre al 4 dicembre per compensare i costi indiretti delle emissioni sostenuti nel 2024.
Le imprese italiane esposte al rischio di delocalizzazione a causa dei costi della decarbonizzazione (“carbon leakage”) possono tirare un sospiro di sollievo. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha ufficialmente aperto i termini per l’accesso al Fondo per la transizione energetica nel settore industriale. Con il decreto direttoriale n. 79 del 25 novembre 2025, vengono definiti i criteri operativi per richiedere la compensazione dei costi indiretti delle emissioni di carbonio sostenuti nell’arco dell’anno solare 2024 (dal 1° gennaio al 31 dicembre). L’iniziativa, che recepisce le indicazioni della Commissione europea (Comunicazione 2020/C 317/04), mira a tutelare la competitività delle aziende energivore nazionali, evitando che la pressione dei costi ambientali le spinga a trasferire la produzione in Paesi con normative climatiche meno stringenti.
TERMINI PERENTORI E MODALITÀ DI ACCESSO
La finestra temporale per presentare le istanze è estremamente ridotta, segnale della volontà di procedere celermente con l’istruttoria. Le domande potranno essere inoltrate a partire dalle ore 9:00 di mercoledì 27 novembre 2025 fino alle ore 18:00 di mercoledì 4 dicembre 2025. La procedura è esclusivamente telematica: le imprese dovranno utilizzare la piattaforma informatica predisposta dal soggetto gestore, Acquirente Unico S.p.A., accessibile all’indirizzo web dedicato. Il Ministero specifica che non saranno prese in considerazione richieste inviate prima o dopo i termini indicati, né compilate con modalità diverse da quelle prescritte.
MECCANISMO DI ASSEGNAZIONE E TAGLI PROPORZIONALI
Gli aiuti verranno erogati sotto forma di sovvenzione diretta, previa valutazione delle singole istanze da parte di Acquirente Unico. L’assegnazione dei fondi è vincolata alla disponibilità finanziaria complessiva del Fondo. Il decreto introduce un meccanismo di salvaguardia per le casse dello Stato: qualora le risorse stanziate non dovessero essere sufficienti a coprire integralmente le richieste ammissibili di tutte le imprese, l’importo del contributo verrà ridotto proporzionalmente per ciascun beneficiario (“riparto”), garantendo così un trattamento equo per tutti gli aventi diritto.
SUPPORTO OPERATIVO PER LE IMPRESE
Per facilitare l’accesso alla misura, Acquirente Unico ha attivato canali di assistenza specifici. Oltre alla pagina web ufficiale, che raccoglie tutte le informazioni generali e la documentazione tecnica, è disponibile un servizio di supporto telefonico (al numero 320 0307466) dedicato esclusivamente alle problematiche legate all’invio della domanda. Il servizio sarà operativo dal lunedì al giovedì, in fasce orarie mattutine e pomeridiane. Questa infrastruttura di supporto punta a minimizzare gli errori formali che potrebbero compromettere l’accesso ai fondi in una procedura dai tempi così serrati.


