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Trasmesso al Parlamento il decreto Mite sul Fine tutela

Nel settore elettrico risulta ancora in maggior tutela circa il 39% dei clienti domestici e il 25% delle imprese connesse in bassa tensione

È stato trasmesso nella giornata di ieri al Parlamento, lo schema di decreto ministeriale concernente criteri e modalità per l’ingresso consapevole nel mercato dei clienti finali di energia elettrica e gas interessati dal superamento dei regimi di prezzi regolati, e sui criteri per assicurare la fornitura di energia elettrica alle microimprese che, alla data del 1° gennaio 2023, non avranno scelto un fornitore sul mercato libero. Il testo, completo dei pareri di Antitrust e Arera, prevede l’incremento del “grado di consapevolezza sulle opportunità del mercato in termini di vantaggi derivanti da pluralità di offerte trasparenti e confrontabili e sugli strumenti a tutela dei propri di retti nonché sulla diffusione di servizi innovativi e qualità ed efficienza degli stessi”.

L’OBIETTIVO DEL DECRETO

Più precisamente lo schema di decreto ha come obiettivo quello di dare impulso a iniziative di comunicazione istituzionale per i clienti interessanti dalla fine del regime dei prezzi regolati e promuove innanzitutto una campagna periodica di comunicazione istituzionale su larga scala (principalmente canali televisivi in orari di maggior ascolto) per veicolare le informazioni sul termine dei regimi di tutela e sulle opportunità offerte dal mercato. Il provvedimento si occupa infine della trasparenza informativa sulle condizioni di fornitura e sui prezzi per un corretto confronto fra condizioni di tutela e offerte di mercato.

I NUMERI DEL REGIME DI TUTELA

“Nel settore elettrico risulta ancora in maggior tutela circa il 39% dei clienti domestici e il 25% delle imprese connesse in bassa tensione – si legge infatti nella relazione illustrativa -, mentre nel settore del gas naturale usufruiscono del servizio di tutela il 37% dei clienti domestici e il 27% dei condomini ad uso domestico”.

UN MONITORAGGIO AD HOC COSTANTE

Tra le norme si prevede anche che per verificare l’efficacia delle azioni introdotte per promuovere il passaggio dei clienti finali nel mercato libero e valutare le ulteriori azioni da mettere in campo per la scadenza del 1 gennaio 2024 – quando tutti i clienti domestici vedranno la fine del regime di tutela dei prezzi – si prevede che Arera, avvalendosi di Acquirente Unico, “effettui un monitoraggio ad hoc” nel corso del processo di completamento della liberalizzazione dei mercati finali dell’energia elettrica e del gas, sull’andamento dei prezzi offerti e sulla trasparenza e pubblicità delle offerte e dei servizi connessi nonché sulla valutazione dell’introduzione di misure regolatorie volte a rafforzare l’efficacia degli strumenti per la confrontabilità delle offerte. In questo caso il rapporto è elaborato ogni sei mesi fino al 31 dicembre 2024 ed è trasmesso al Mite e alle commissioni parlamentari competenti.

TESTO TRASMESSO
RELAZIONE ILLUSTRATIVA E RELAZIONE TECNICA
PARERI DI AGCM E ARERA

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