“Il quadro normativo renderebbe più difficile per alcuni Paesi, compresi gli alleati americani in Medio Oriente e Asia, la costruzione di grandi centri dati. I sostenitori, tra cui alcuni repubblicani al Congresso, sperano che questo provvedimento limiti l’accesso della Cina alla tecnologia americana e invii un chiaro segnale ad altri Paesi: se vogliono accedere alle infrastrutture americane di intelligenza artificiale, devono rimanere fuori dall’orbita cinese. Ma c’è anche l’opposizione. Nvidia, un gigante dei semiconduttori che vende ancora GPU in Cina, sostiene che il quadro “sbagliato” è troppo prescrittivo e comprometterà l’innovazione americana. Alcuni sostengono che l’imposizione di troppe restrizioni all’accesso dei Paesi terzi alle infrastrutture americane per l’intelligenza artificiale li spingerà tra le braccia della Cina. Inoltre, le restrizioni imposte alla Cina potrebbero essere controproducenti” stando a quanto riportato. (Energia Oltre – ebl)
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