La produzione da USA e Qatar è destinata a trasformare il mercato entro il 2030. Ma l’Agenzia Internazionale dell’Energia avverte: la domanda globale frena nel breve termine.
I mercati globali del gas sono alla vigilia di una trasformazione epocale. Un’ondata di produzione di Gas Naturale Liquefatto (GNL) senza precedenti è destinata a inondare il mercato entro il 2030, allentando le tensioni sui prezzi e ridisegnando gli equilibri della sicurezza energetica mondiale. Lo scenario è delineato nell’ultima edizione del report a medio termine “Gas 2025”, pubblicato oggi dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE).
UN’ESPANSIONE GLOBALE SENZA PRECEDENTI
Secondo le analisi dell’AIE, entro la fine del decennio si aggiungerà una capacità di esportazione di GNL pari a 300 miliardi di metri cubi all’anno, una cifra mai vista prima. A guidare questa espansione saranno principalmente i nuovi impianti di liquefazione negli Stati Uniti e in Qatar. Solo negli USA, dall’inizio dell’anno, sono già stati approvati progetti per oltre 80 miliardi di metri cubi annui, un record assoluto per il settore. Questa massiccia immissione di offerta promette di rafforzare la sicurezza globale e di alleviare le pressioni su un mercato che è stato sotto stress per anni.
DOMANDA GLOBALE IN FRENATA NEL BREVE PERIODO
Sebbene i mercati si siano gradualmente riequilibrati dopo lo shock provocato dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, i prezzi si sono mantenuti su livelli storicamente alti, frenando la domanda, soprattutto nei mercati asiatici più sensibili ai costi. Le previsioni indicano un netto rallentamento della crescita della domanda globale di gas, che passerà dal 2,8% del 2024 a meno dell’1% nel 2025, in attesa che la nuova offerta diventi pienamente operativa.
PREZZI IN CALO, MA NESSUN ECCESSO DI OTTIMISMO
L’aumento della capacità di liquefazione si tradurrà in un incremento netto dell’offerta di GNL di 250 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2030. Salvo imprevisti, questo dovrebbe portare a una discesa dei prezzi e a una ripresa della domanda. “L’ondata di GNL in arrivo offrirà un po’ di tregua”, ha commentato Keisuke Sadamori, Direttore dei Mercati Energetici e della Sicurezza dell’AIE, aggiungendo che “offrirà un gradito sollievo per gli importatori di tutto il mondo”. Tuttavia, ha avvertito: “Le elevate tensioni geopolitiche e l’incertezza economica non lasciano spazio a un eccesso di sicurezza”.
ASIA E MEDIO ORIENTE TRAINERANNO LA CRESCITA
Nello scenario di base, l’AIE stima una crescita della domanda di gas di quasi l’1,5% all’anno fino al 2030. La metà di questa crescita sarà trainata dalla regione Asia-Pacifico, mentre quasi il 30% proverrà dal Medio Oriente, dove Paesi come l’Arabia Saudita stanno sostituendo il petrolio con il gas per la produzione di energia elettrica.
IL RISCHIO DI UNA NUOVA CRISI DOPO IL 2030
Il rapporto esplora anche uno scenario alternativo: un calo dei prezzi del GNL più marcato del previsto potrebbe stimolare una crescita della domanda ancora più forte, fino all’1,7% annuo. Questo, però, nasconde un rischio: un lungo periodo di prezzi bassi potrebbe disincentivare gli investimenti in nuovi progetti, portando a una potenziale nuova stretta dei mercati globali del gas dopo il 2030, proprio quando la domanda potrebbe essere più alta.
UN MERCATO PIÙ FLESSIBILE E LO SGUARDO AL FUTURO GREEN
L’analisi dell’AIE evidenzia anche una crescente flessibilità del mercato, con la quota di contratti di GNL senza vincolo di destinazione destinata a superare il 50% del totale entro il 2030. Infine, il rapporto dedica un focus specifico alle tecnologie di cattura del carbonio lungo la filiera del GNL e alle prospettive a medio termine per biometano, idrogeno a basse emissioni ed e-metano, segnando la rotta per un futuro energetico più sostenibile.


