Riprese le attività del giacimento giant di Sharara, operato da Repsol. I conti tornano della compagnia petrolifera libica ai livelli pre-conflitto
Noc in ripresa. La compagnia petrolifera libica, che fa capo al governo di unità nazionale di Fajez Sarraj, vede i numeri dell’azienda migliorare.
A marzo i ricavi registrati sono stati pari a 1,5 miliardi di dollari, grazie alle vendite di greggio e prodotti derivati, e a tasse e royalty ricevute dalle compagnia petrolifere che operano nei suoi giacimenti.
I buoni numeri, come spiegato dall’azienda, sono dovuti alla ripresa delle attività del giacimento giant di Sharara, operato da Repsol e ritornato in attività dopo tre mesi di stop per cause di forza maggiore.
La buona notizia, però, lascia presto spazio alla preoccupazione per i conti futuri. Come si legge su MF- Milano Finanza, infatti, tutti i principali operatori esteri presenti nel Paese nordafricano risentono della crisi causata dallo stato di guerra. Anche ENI,m tra gli altri, ha rivisto al ribasso il suo livello di produzione, sceso a circa 285 mila barili al giorno contro il picco di 384 mila barili al giorno toccato nel 2017, il livello più elevato registrato storicamente dal Cane a sei zampe nel Paese.