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concessioni idroelettriche

Tutti i numeri dell’idroelettrico italiano

L’idroelettrico è al primo posto per generazione di energia rinnovabile in Italia, grazie a 4.582 impianti e una potenza installata di 21,73 GW. Tutti i numeri dell’idroelettrico italiano

L’idroelettrico resta la principale fonte di energia rinnovabile in Italia, ma la siccità e l’età avanzata di molti impianti preoccupano. Nel 2021 la fonte ha coperto il 39% della produzione complessiva, ma l’anno successivo ha visto un crollo importante. Nonostante le difficoltà, l’idroelettrico conserva il primato tra le rinnovabili. Una situazione favorita dalla conformazione fisica del territorio italiano, che garantisce forti pendenze del terreno e, di conseguenza, permette di realizzare impianti ad alta produttività, come la centrale di Bargi. Tutti i numeri dell’idroelettrico in Italia.

IDROELETTRICO, GLI IMPIANTI

Il potenziale idroelettrico italiano è stato sfruttato in buona parte, ma l’ammodernamento delle infrastrutture e la realizzazione di nuovi impianti di piccole dimensioni potrebbero favorire la crescita di questa fonte.

Attualmente sul suolo italiano sorgono 4.582 impianti, secondo gli ultimi dati di Terna. Quasi 4.000 di questi, l’81,3%, si trovano al Nord. Invece, nel Centro e nel Sud sono operativi rispettivamente 572 e 334 infrastrutture. Complessivamente, gli impianti idroelettrici hanno una potenza installata di 21,73 GW.

Il Piemonte è la prima Regione per numero di impianti idroelettrici: 1.087, oltre un quinto del totale. Al secondo e terzo posto della classifica troviamo Trentino Alto Adige e Lombardia, con 890 e 748 strutture. Se guardiamo invece alla potenza installata, il primato spetta alla Lombardia, con più di 5.000 MW, seguita da Trentino Alto Adige e Piemonte (oltre 3.000 MW).

Il GSE sottolinea che tra il 2007 e il 2021 sono stati installati impianti principalmente di piccole dimensioni.

IL CALO DEL 2022

Nel 2022 le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 31,1% della domanda nazionale di energia elettrica, il 6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021, secondo il report GreenItaly 2023. Un calo dovuto principalmente al minor contributo da parte dell’idroelettrico, che ha visto un crollo del 37,7% a causa dei lunghi periodi di siccità che si sono susseguiti durante l’anno.

Dal 2022 al 2028 è diminuita progressivamente anche la potenza incentivata, con circa 3 GW di impianti in scadenza, secondo quanto emerge dal rapporto del GSE “Energia e Clima in Italia, Primo Semestre 2023”. Gran parte della potenza in scadenza (8,7 GW) riguarda nuove costruzioni, seguite da rifacimenti parziali (2,9 GW).

IDROELETTRICO, IMPIANTI VECCHI

Il futuro non sembra però roseo per l’idroelettrico italiano. Infatti, diverse infrastrutture hanno raggiunto ormai un’età avanzata, che pesa sulla capacità di generare energia. Basti pensare che, secondo uno studio di Althesys, il solo rinnovamento tecnologico di un terzo degli impianti italiani potrebbe aumentare l’energia generata annualmente quasi del 10%, già entro la fine dei questo decennio.

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