Annunciato il “contributo determinante dell’Italia alla nascita di un nuovo fondo equity europeo” per la ricostruzione dell’Ucraina. Snam e GTSOU –hanno firmato un memorandum di cooperazione. Stesso discorso per Terna e NPC Ukrenergo. Pichetto ha incontrato il Ministro dell’Ambiente dell’Urbanizzazione e dei Cambiamenti climatici della Turchia, Murat Kurum, col quale ha condiviso la comune responsabilità rispetto alle sfide ambientali che colpiscono il Mediterraneo.
L’Italia si afferma come protagonista assoluta nella corsa alla ricostruzione dell’Ucraina, lanciando un messaggio di solidarietà e investimento globale dalla Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina tenutasi a Roma. Il nostro Paese si impegna a fare la differenza, con la Premier Giorgia Meloni che annuncia impegni per oltre 10 miliardi di euro, sottolineando come “investire in Ucraina è un investimento su noi stessi” e invitando gli investitori a non temere, poiché “investire non è un azzardo, è un investimento sulla pace e sulla sicurezza”. Al suo fianco, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani apre i lavori con un appello a iniziare la ricostruzione “mentre la guerra è ancora in corso”, evidenziando le necessità primarie della popolazione ucraina.
L’EVENTO E LE VOCI DEI LEADER

La conferenza, ospitata nella capitale, ha visto una partecipazione eccezionalmente ampia e ad alto livello. “La partecipazione così ampia, a così alto livello a questa conferenza, trasmette al mondo un messaggio importante: ognuno di noi è qui per fare la propria parte per un obiettivo comune”, ha dichiarato la Premier Meloni nel suo intervento inaugurale. “Guardare oltre l’insopportabile ingiustizia che da più di tre anni viene inflitta al popolo ucraino e sapere immaginare ora un’Ucraina ricostruita, libera, prospera”. Meloni ha ribadito la volontà di raggiungere questo scopo “non solo aiutando l’Ucraina a difendersi, portando avanti ogni sforzo per la pace ma anche sapendo immaginare il dopo, sapendo costruire quello che è stato distrutto, strade, ponti, scuole, chiese, ospedali”.
IL RUOLO DEL SETTORE PRIVATO ITALIANO E L’INVITO A INVESTIRE
Ad accompagnare le istituzioni, un forte segnale di sostegno arriva dal mondo imprenditoriale italiano. “Oggi sono circa 500 le imprese italiane qui presenti, a dimostrazione che il settore privato, accanto alle istituzioni, è pronto a fare molto per l’Ucraina”, ha sottolineato il Ministro Tajani in apertura della sessione plenaria. Tajani ha inoltre rimarcato l’importanza della difesa dell’Ucraina come una questione che “riguarda tutti quanti noi, riguarda la democrazia”, sottolineando l’importanza di essere “protagonisti nella fase della ricostruzione”. Il Ministro ha enfatizzato la volontà di ricostruire anche “mentre la guerra è ancora in corso”, per non privare la popolazione di infrastrutture fondamentali e per garantire la normalità quotidiana. “Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per garantire la libertà del popolo ucraino. Never alone, Slava Ukraini”, ha concluso Tajani, a nome dell’Italia.
NUOVI STRUMENTI FINANZIARI PER LA RICOSTRUZIONE
La Premier Meloni ha inoltre posto l’accento sulla creazione di nuovi strumenti e meccanismi finanziari per supportare le aziende, fungendo da “moltiplicatore” degli sforzi. A tal proposito, ha annunciato il “contributo determinante dell’Italia alla nascita di un nuovo fondo equity europeo” per la ricostruzione. Meloni ha ribadito con forza che “investire sulla ricostruzione dell’Ucraina non è un azzardo”, ma “un investimento in una nazione che ha dimostrato più resilienza di qualsiasi altra, ma è anche un investimento sulla pace, sulla crescita economica dell’Europa intera, sulla sicurezza dei nostri cittadini”. Il messaggio lanciato agli investitori è chiaro: “Non abbiate paura”.
ANCHE L’UE FA LA SUA PARTE: PACCHETTO DI ACCORDI DA 2,3 MLD
La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato oggi un nuovo pacchetto di accordi da 2,3 miliardi di euro con istituzioni finanziarie pubbliche internazionali e bilaterali per sostenere gli sforzi di ripresa e ricostruzione dell’Ucraina. Ciò dimostra il fermo impegno dell’UE per la ripresa dell’Ucraina e il suo futuro nell’UE.
Il nuovo pacchetto di accordi da 2,3 miliardi di euro, firmati con istituzioni finanziarie pubbliche internazionali e bilaterali nell’ambito del Quadro di Investimento per l’Ucraina, comprende 1,8 miliardi di euro in garanzie sui prestiti e 580 milioni di euro in sovvenzioni. Si prevede che mobiliterà fino a 10 miliardi di euro di investimenti in Ucraina.
Inoltre, mantenendo l’impegno preso alla Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina tenutasi l’anno scorso a Berlino, la Presidente von der Leyen ha annunciato, in un approccio di Squadra Europa, il più grande fondo di capitale proprio in Ucraina: un nuovo Fondo Faro Europeo per la Ricostruzione dell’Ucraina, sostenuto dalla Commissione Europea – attraverso la Banca Europea per gli Investimenti – Francia, Germania, Italia e Polonia.
Con un capitale iniziale di 220 milioni di euro, il Fondo mira a mobilitare 500 milioni di euro entro il 2026 – con ulteriori raccolte fondi previste al miglioramento delle condizioni di sicurezza. Il Fondo Faro promuoverà lo sviluppo di un ecosistema di private equity in Ucraina, attirando nuovo capitale e massimizzando le sinergie con gli attuali attori del mercato.
La Presidente ha dichiarato: “Oggi, l’UE riafferma il suo ruolo di partner più forte dell’Ucraina. Non solo il suo principale donatore, ma un investitore chiave nel suo futuro. Con 2,3 miliardi di euro di accordi firmati, miriamo a sbloccare fino a 10 miliardi di euro di investimenti per ricostruire case, riaprire ospedali, far rivivere le imprese e garantire l’energia. Questa è solidarietà in azione. L’Ucraina si avvicina ogni giorno all’UE — nell’energia, nell’istruzione, nel roaming e nella cultura. L’Europa è con l’Ucraina — oggi e domani.”
NEGLI ACCORDI ODIERNI SUPPORTO A PMI, RICOSTRUZIONE, SICUREZZA ENERGETICA E TRANSIZIONE VERDE, INFRASTRUTTURE CRITICHE
Gli accordi odierni includono:
Supporto alle PMI: 500 milioni di euro in garanzie e sovvenzioni per aiutare le piccole imprese ucraine, comprese le startup e quelle che impiegano veterani e persone sfollate.
Mobilitazione di investimenti strategici: 600 milioni di euro per progetti su larga scala nel settore privato in settori chiave come energia, trasporti e manifattura.
Ricostruzione di città e comunità: 520 milioni di euro per infrastrutture comunali in aree colpite dalla guerra, inclusi sanità, mobilità urbana e alloggi.
Sicurezza energetica e transizione verde: 265 milioni di euro per stabilizzare la rete energetica ucraina, ricostruire la capacità di energia rinnovabile e migliorare l’efficienza energetica.
Infrastrutture critiche: 310 milioni di euro per riparare e ricostruire infrastrutture critiche, inclusi alloggi, ospedali e strutture mediche.
Con il lancio di questi nuovi programmi di investimento, gli impegni totali dell’UE nell’ambito del Quadro di Investimento per l’Ucraina ammontano ora a 5,7 miliardi di euro, con cui si prevede di mobilitare oltre 18 miliardi di euro di investimenti.
PICHETTO FRATIN HA INCONTRATO MINISTRI DI TURCHIA, LITUANIA E AUSTRIA
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, ha incontrato il Ministro dell’Ambiente dell’Urbanizzazione e dei Cambiamenti climatici della Turchia, Murat Kurum, col quale ha condiviso la comune responsabilità rispetto alle sfide ambientali che colpiscono il Mediterraneo.
Incontrando il Ministro lituano dell’Energia, Žygimantas Vaičiūnas, il ministro Pichetto Fratin ha sottolineato l’importanza dell’avvenuta sincronizzazione quest’anno del sistema elettrico della Lituania con la rete dell’Europa continentale, definendola una pietra miliare per gli Stati baltici e per l’Europa nella resilienza e nella indipendenza energetica.
Il ministro Pichetto Fratin ha infine incontrato il Ministro austriaco per l’Economia, l’Energia e il Turismo, Wolfgang Hattmannsdorfer, col quale ha rinnovato la volontà del Governo italiano di rafforzare le interconnessioni energetiche tra i due Paesi, compreso il progetto per il Corridoio meridionale dell’Idrogeno che collegherà Nord Africa e Unione europea a beneficio di tutte le economie coinvolte, così come previsto dal Piano Mattei.
SNAM FIRMA UN MEMORANDUM DI COOPERAZIONE CON GAS TRANSMISSION SYSTEM OPERATOR OF UKRAINE
Snam e Gas Transmission System Operator of Ukraine (GTSOU) – operatore del sistema di trasporto del gas naturale in Ucraina e verso i Paesi dell’Unione Europea – hanno firmato oggi un memorandum di cooperazione finalizzato a consolidare la sinergia tra i mercati del gas ucraino e italiano, con l’obiettivo di rafforzare sicurezza energetica, integrazione regionale e sostenibilità nel lungo periodo.
Il memorandum è stato firmato a Roma da Agostino Scornajenchi, CEO di Snam, e Vladyslav Medvediev, acting CEO di GTSOU, a margine della quarta Ukraine Recovery Conference dedicata alla rapida ripresa e alla ricostruzione a lungo termine dell’Ucraina.
I principali ambiti di cooperazione si concentrano sull’analisi delle prospettive del gas naturale liquefatto (GNL) e del trasporto del gas via pipeline tra i due Paesi – compreso l’utilizzo potenziale degli impianti di stoccaggio ucraini – e sulla creazione di una piattaforma di collaborazione per la manutenzione della rete e per attività di ricerca nell’ambito del trasporto di gas decarbonizzati.
TERNA: FIRMATO MEMORANDUM OF UNDERSTANDING CON NPC UKRENERGO
Terna, il gestore della rete elettrica nazionale guidato da Giuseppina Di Foggia, e NPC Ukrenergo, il Transmission System Operator ucraino, hanno firmato oggi un Memorandum of Understanding per favorire lo scambio di esperienze e tecnologie avanzate nella gestione dei sistemi elettrici di trasmissione.
La firma è avvenuta oggi a Roma nell’ambito della Ukraine Recovery Conference 2025 e mira a consolidare l’integrazione dell’Ucraina nel sistema elettrico paneuropeo.
L’accordo, della durata di tre anni, promuove la collaborazione tra le due società in ambiti di reciproco interesse, tra cui la sicurezza energetica, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Terna e Ukrenergo condivideranno esperienze operative nella gestione del sistema elettrico, oltre a competenze tecniche e normative, organizzando programmi di formazione congiunti e promuovendo iniziative di ricerca e sviluppo.
Italia e Ucraina gestiscono due dei cinque più grandi sistemi di trasmissione elettrica in Europa per estensione complessiva delle linee elettriche e capacità installata dei trasformatori. In particolare, NPC Ukrenergo è interessata all’esperienza di Terna nell’uso di tecnologie avanzate per la trasmissione e il dispacciamento dell’energia elettrica, nonché alla digitalizzazione della rete, e può offrire a sua volta un prezioso contributo in termini di gestione delle crisi e ripristino del sistema in condizioni di emergenza.
Terna e NPC Ukrenergo sono membri di ENTSO-E, l’associazione fondata nel 2009 che svolge un ruolo centrale nel facilitare l’interconnessione e garantire la sicurezza delle reti di trasmissione elettrica in Europa. Il Memorandum d’Intesa prevede anche un impegno congiunto nell’ambito di ENTSO-E per contribuire alla definizione delle regole e dei piani di sviluppo futuri della rete elettrica paneuropea.
Per NPC Ukrenergo, rafforzare i rapporti con i principali operatori di sistema dell’UE come Terna rappresenta un passo fondamentale per garantire la sicurezza energetica dell’Ucraina e la sua piena integrazione nello spazio energetico europeo.