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Tassonomia Ue

Ue, aliquote Iva ridotte per pannelli solari e riscaldamento ecologico

Tra le novità anche l’eliminazione della possibilità entro il 2030 per gli Stati membri di applicare aliquote Iva ridotte ed esenzioni a beni e servizi ritenuti dannosi per l’ambiente

Arrivano modifiche al regime dell’Iva per alcuni prodotti ambientalmente sostenibili: il regime di aliquote ridotte sarà utilizzabile anche a biciclette, sistemi di riscaldamento ecologici e pannelli solari installati nelle abitazioni private e negli edifici pubblici, che possono avere un impatto positivo sulle priorità dell’Ue in materia di cambiamento climatico. La Commissione europea ha infatti accolto con favore l’accordo raggiunto oggi dai ministri delle finanze europei per aggiornare le attuali norme che disciplinano le aliquote dell’imposta sul valore aggiunto per beni e servizi.

Queste nuove regole forniranno ai governi una maggiore flessibilità nelle tariffe che possono applicare e garantiranno la parità di trattamento tra gli Stati membri dell’Ue. Allo stesso tempo, la legislazione aggiornata allineerà le norme sull’Iva alle priorità comuni dell’Ue come la lotta ai cambiamenti climatici, il sostegno alla digitalizzazione e la tutela della salute pubblica.

COSA HA DETTO GENTILONI

“L’accordo unanime odierno per l’ammodernamento della normativa sulle aliquote Iva è un’ottima notizia. Il risultato di una maratona di negoziati, mostra che dove c’è una volontà, c’è una via: una via europea per andare avanti – ha commentato Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia -. Gli Stati membri avranno più flessibilità per far sì che i loro sistemi IVA riflettano le scelte politiche nazionali, garantendo nel contempo la coerenza con le priorità europee comuni: le transizioni verdi e digitali e, naturalmente, la tutela della salute pubblica”.

NO A ESENZIONI PER BENI E SERVIZI DANNOSI PER L’AMBIENTE

Tra le novità anche l’eliminazione della possibilità entro il 2030 per gli Stati membri di applicare aliquote ridotte ed esenzioni a beni e servizi ritenuti dannosi per l’ambiente e per gli obiettivi dell’UE in materia di cambiamento climatico. E mettere a disposizione di tutti i paesi deroghe ed esenzioni per beni e servizi specifici, attualmente in vigore per ragioni storiche in alcuni Stati membri , per garantire parità di trattamento ed evitare distorsioni della concorrenza. Le deroghe esistenti che non sono giustificate da obiettivi di politica pubblica diversi da quelli a sostegno dell’azione per il clima dell’Ue dovranno cessare entro il 2032.

FOCUS SUGLI SFORZI PER RIPRESA DA PANDEMIA, TRANSIZIONE VERDE E DIGITALE

“Nei prossimi anni, gli Stati membri dovranno proseguire gli sforzi per garantire una ripresa sostenibile dalla pandemia di COVID-19 e investire massicciamente per la transizione verde e digitale. La protezione delle entrate pubbliche è particolarmente importante in questo contesto. Questo è il motivo per cui la normativa aggiornata specifica anche il livello minimo di aliquote ridotte, nonché il numero massimo di beni e servizi nell’allegato III a cui gli Stati membri possono applicare tali aliquote. Per la prima volta, tuttavia, gli Stati membri potranno anche applicare un’aliquota ridotta inferiore al 5% o esentare dall’IVA un numero limitato di voci dell’elenco”, ha chiarito Bruxelles in una nota.

La normativa aggiornata sarà ora trasmessa al Parlamento Europeo per la sua consultazione sul testo definitivo che dovrà avvenire entro marzo 2022.

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