Il gasdotto Saryarka è lungo oltre 1500 chilometri e al momento è stata ultimata solo una prima fase, la più importante, di 1.061 chilometri, per collegare la capitale Astana
Pur se ricco di risorse energetiche, con riserve provate di gas naturale pare a 2.500 miliardi di metri cubi e una produzione annuale di circa 50 miliardi di metri cubi all’anno, il Kazakistan non è finora riuscito a utilizzarle appieno per lo sviluppo del paese.
IL GAS KAZAKO VERSO IL CENTRO E IL NORD DEL PAESE
In virtù della vastità del suo territorio, della concentrazione dei giacimenti nelle regioni occidentali, della scarsa estensione della sua rete interna di condotte, solo la metà della sua popolazione ha al momento accesso al gas.
E ne viene utilizzato anche d’importazione, soprattutto nelle aree sud-orientali: attingendo a quantitativi di gas del Turkmenistan e dell’Uzbekistan, convogliato per l’esportazione verso la Russia e la Cina insieme a parte della produzione locale.
IL GASDOTTO SARYARKA, COSTRUITO IN UN ANNO
Dall’inizio di gennaio, però, l’attivazione del gasdotto Saryarka – costruito a tempo di record, in un anno – è in grado di rimediare in modio risolutivo agli squilibri nella distribuzione. Era già stato proposto nel 2012, ma i lavori per la sua realizzazione sono iniziati solo nel dicembre del 2018: lanciati dallo storico presidente Nursultan Nazarbayev in persona.
Il Saryarka è lungo oltre 1500 chilometri, al momento è stata ultimata solo una prima fase – la più importante, di 1.061 chilometri – per collegare la capitale Astana nel centro del paese, dove vivono poco più di un milione di persone (da qualche mese, dopo le dimissioni del presidente in carica dal 1990, ha preso il nome di Nur-Sultan).
LA RETE KAZAKA DEL GAS
Prende inizio a Karaozek nella regione meridionale di Kyzylorda, innestandosi in buona sostanza nella rete già esistente: più precisamente nella condotta Beineu-Bozoi-Shymkent, che distribuisce il gas dei giacimenti di Karachaganak, Kashagan, Tengiz, Urikhtau e Zhanazhol. Il costo totale del progetto è di un miliardo di euro.
Il ministro dell’energia kazako Nurlan Nogaev, in carica da pochi giorni, ha precisato che verranno serviti anche i centri di Jezkazgan, Karaganda e Temirtau, oltre a 2 milioni e settecentomila cittadini in 171 centri minori lungo il percorso. Ci saranno benefici anche per l’ambiente, con importanti riduzioni di emissioni nocive: il gas verrà utilizzato sia per il riscaldamento domestico, sia per la produzione di elettricità.
LE FASI DI COMPLETAMENTO
Per completare il Saryarka sono necessarie altre due fasi, già pianificate. Nella prima, verrà costruito un prolungamento di 276 chilometri fino a Kokshetau, a nord di Nur-Sultan, destinato a rifornire anche la regione a vocazione turistica di Shchuchinsk-Borovoye. Nella seconda, il gasdotto – proseguendo verso nord, per altri 177 chilometri – arriverà a Petropavlovsk, al confine con la Russia. A regime, trasporterà 3 miliardi di metri cubi di gas all’anno.