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Gnl

Usa pronti a inondare di gas liquefatto l’Europa. Ecco perché è un’opportunità per l’Italia

Intanto la Russia sta valutando se ricevere bitcoin per il pagamento del gas da “Paesi amici”

Si rafforza sempre di più l’asse tra Stati Uniti ed Europa sul gas. Gli Stati Uniti hanno promesso 15 miliardi di metri cubi di Gnl quest’anno e ben 50 entro il 2030 per garantire l’indipendenza energetica del Vecchio Continente dalla Russia.

UNA TASK FORCE CONGIUNTA UE-USA

Nell’incontro tra il presidente Usa Joe Biden, e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, i due hanno comunicato l’istituzione di una “task force congiunta per applicare i cambiamenti” previsti dal nuovo accordo di fornitura all’Ue di gas naturale liquefatto dagli Usa. La task force che sarà co-presieduta dai rappresentanti della Casa Bianca e dalla squadra della Commissione. E lavorerà per garantire la sicurezza energetica per l’Ucraina e l’Ue in preparazione per il prossimo inverno e il successivo, organizzando i suoi sforzi attorno a due obiettivi primari: diversificare le forniture di gas naturale liquefatto (Gnl) in linea con gli obiettivi climatici e ridurre la domanda di gas.

DALLA CRISI OPPORTUNITA’ PER INVESTIRE NELL’ENERGIA PULITA

Biden ha tenuto a precisare che la sua priorità è quella di ridurre la dipendenza dal gas russo “per non finanziare la guerra” di Mosca e al contempo creare una opportunità per guidare gli investimenti nell’energia pulita e aumentare i progressi verso un futuro a zero emissioni nette. “So che è costoso per l’Europa abbandonare il gas russo ma è la cosa giusta da fare”, ha affermato il presidente americano. Mentre la von der Leyen ha ricordato che gli investimenti che vengono fatti oggi sono anche per decarbonizzare l’economia e potranno essere usati per l’idrogeno verde.

ITALIA PRONTA A TRASFORMARSI IN UN HUB DEL GAS

Con l’attuale situazione internazionale legata al conflitto tra Russia e Ucraina, l’Europa sta cercando di affrancarsi dal gas russo e l’Italia è pronta a candidarsi come nuovo hub europeo grazie al Gnl di oltremare. “Il governo italiano ha già dato mandato a Snam di noleggiare una nave e comprarne un’altra da utilizzare come rigassificatori galleggianti. Le due navi, che potrebbero essere posizionate a Piombino e Ravenna, posizione perfetta per rifornire l’industria del Nord Italia (anche se c’è l’ipotesi alternativa di Augusta in Sicilia), dovrebbero accogliere il gas che arriverà dagli Stati Uniti ma anche dal Qatar”, scrivono questa mattina Andrea Bassi e l’esperto di energia Gianni Bessi sulle colonne del Messaggero.

TRA 16 E 24 MLD DI MC DI GAS AGGIUNTIVI CON LE NUOVE CAPACITA’ ITALIANE (ANCHE PER L’EXPORT)

“Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha quantificato tra 16 e 24 miliardi di metri cubi l’anno quelli che potrebbero arrivare in Italia grazie alla nuova capacità di rigassificazione” in parte con le nuove navi, in parte rafforzando la capacità dei tre rigassificatori presenti sul territorio nazionale. “Il punto da chiarire riguarda soprattutto gli operatori che dovranno acquistare il gas da immettere nella rete: sarà aggiuntivo o sostitutivo di quello russo?”. In ogni caso “potrà anche essere esportato verso la Germania. Snam ha investito nel ‘reverse flow’”, si legge sul quotidiano.

ITALIA IN POSIZIONE PIU’ FAVOREVOLE DELLA SPAGNA

A differenza della Spagna che ha più impianti di questo genere “l’Italia si trova in una situazione più favorevole proprio per le sue interconnessioni con le reti europee” senza dimenticare che i rigassificatori nostrani “potrebbero aprire le porte europee al gas prodotto dal maxi giacimento egiziano di Zohr sviluppato dall’Eni (…) Più che il gas la vera risorsa scarsa per l’Italia e i paesi europei è il tempo”, hanno concluso i due autori.

LA RUSSIA APRE AL PAGAMENTI DEL GAS IN BITCOIN

Intanto la Russia sta valutando se ricevere bitcoin per il pagamento del gas da “Paesi amici”, secondo quanto affermato dal presidente della commissione Energia della Duma russa, Pavel Zavalny.

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