Nel programma di Governo per i prossimi cinque anni si va dal “Green Hospital” alla gestione circolare dei rifiuti: il piano strategico punta su infrastrutture resilienti, transizione energetica e il sistema Hyper Transfer per una regione a impatto zero.
Il Veneto si prepara ad affrontare il quinquennio 2025-2030 con un Programma di Governo che pone la sostenibilità ambientale e la transizione ecologica non come meri obblighi normativi, ma come leve strategiche per la competitività e il benessere sociale. Il documento presentato da Alberto Stefani, neo governatore della Regione, delinea una indirizzo politico che ambisce alla neutralità climatica entro il 2050, integrando politiche sanitarie, gestione delle risorse e infrastrutture avanzate. La visione proposta supera la compartimentazione dei settori: la salute pubblica si lega indissolubilmente alla qualità dell’aria e dell’ambiente (approccio One Health), mentre lo sviluppo infrastrutturale diventa il motore per la decarbonizzazione. Dalla sanità 5.0 ai trasporti ultraveloci, il Veneto si candida a laboratorio europeo di innovazione sostenibile.
LA RIVOLUZIONE DEI GREEN HOSPITAL E LA SANITÀ ECO-COMPATIBILE
Uno dei pilastri centrali del programma di Governo riguarda la trasformazione delle strutture sanitarie in “Green Hospital”. Riconoscendo che ospedali e presidi sanitari sono tra i maggiori consumatori di energia e produttori di rifiuti, la Regione pianifica interventi strutturali di riqualificazione energetica, l’installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture e l’adozione di criteri di bioedilizia. La strategia prevede una gestione sostenibile dei rifiuti sanitari, puntando sulla differenziazione avanzata e sul riciclo sicuro dei materiali, oltre alla riduzione drastica della plastica monouso.
L’approccio eco-compatibile si estende alla catena di approvvigionamento attraverso gli acquisti verdi (Green Public Procurement), privilegiando forniture a basso impatto ambientale. Anche la mobilità del personale sanitario sarà oggetto di revisione, con incentivi per flotte aziendali elettriche, car pooling e mobilità dolce. Questo modello di sanità 5.0 mira a coniugare l’innovazione tecnologica e la qualità delle cure con la sostenibilità economica e ambientale, riducendo i costi di gestione per reinvestire le risorse nei servizi ai cittadini.
ECONOMIA CIRCOLARE: RIFIUTI COME RISORSE E NUOVE NORMATIVE
Sul fronte della gestione dei rifiuti, il Veneto intende consolidare il proprio primato nazionale (con una raccolta differenziata oltre il 76%) evolvendo verso un’economia circolare compiuta. Il programma annuncia una nuova Legge regionale sul “Nuovo sistema di economia circolare”, che promuoverà modelli di produzione e consumo critico. L’obiettivo è ridurre la produzione di scarti alla fonte e massimizzare il recupero di materia, evitando l’apertura di nuove discariche e inceneritori.
Verrà introdotta una tariffazione puntuale basata sul principio “chi inquina paga” e saranno incentivati centri del riuso e della riparazione. La strategia punta a creare filiere regionali per il recupero di materiali critici e lo sviluppo della bioeconomia, trasformando sottoprodotti agricoli e industriali in risorse. È prevista inoltre l’istituzione di un Osservatorio dedicato e di una Piattaforma digitale per il monitoraggio dei flussi di materiali, a supporto delle PMI e della pianificazione pubblica.
TRANSIZIONE ENERGETICA: DALLE COMUNITÀ RINNOVABILI ALL’IDROGENO
La politica energetica regionale si configurerà attorno al nuovo Piano integrato Energia e Clima, allineato con il Green Deal europeo. La priorità è aumentare la quota di fonti rinnovabili senza gravare su famiglie e imprese. Strumento cardine saranno le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e l’autoconsumo collettivo, supportati da percorsi di semplificazione amministrativa.
Il Veneto punta decisamente sulla filiera dell’idrogeno verde come vettore chiave per decarbonizzare l’industria pesante e la mobilità, sviluppando progetti in aree industriali dismesse. Saranno potenziate le infrastrutture energetiche e le smart grid, mentre il Fondo Veneto Energia continuerà a sostenere gli investimenti green delle imprese. Per l’edilizia, si prevede un vasto programma di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, inclusa la riqualificazione dell’illuminazione pubblica e l’incentivazione della domotica per la gestione intelligente dei consumi.
TUTELA DELL’ACQUA E ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
La gestione della risorsa idrica assume un ruolo centrale, con l’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque e del Modello Strutturale degli Acquedotti (MOSAV). Si prevedono interventi per la riduzione delle perdite idriche, il riutilizzo delle acque reflue depurate e la gestione delle acque meteoriche. Un focus specifico riguarda la Laguna di Venezia, con il potenziamento dei sistemi di depurazione per abbattere gli inquinanti.
Contestualmente, la Regione approverà una Legge regionale sul Clima e una Strategia di Adattamento, definendo priorità per la mitigazione dei rischi idrogeologici. Saranno realizzate opere idrauliche e bacini di laminazione per la difesa del suolo, promuovendo al contempo la rinaturazione dei fiumi e il principio del consumo di suolo netto zero al 2050. La rigenerazione urbana e il recupero delle aree degradate (brownfields) saranno preferiti all’espansione edilizia, con l’introduzione di meccanismi premianti per i Comuni virtuosi.
INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ SOSTENIBILE: LA RIVOLUZIONE DEL FERRO E DELL’ARIA
La mobilità del futuro in Veneto sarà intermodale, digitalizzata e a basse emissioni. Il programma prevede una profonda riforma del Trasporto Pubblico Locale (TPL) con l’istituzione di nuove Agenzie di bacino e investimenti per quasi un miliardo di euro nella transizione ecologica della flotta (mezzi elettrici e a idrogeno) e nella digitalizzazione (bigliettazione elettronica, MaaS).
Il trasporto ferroviario sarà potenziato con l’elettrificazione delle linee regionali (es. Adria-Mestre), il completamento del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR) e l’eliminazione dei passaggi a livello. Sul fronte stradale, si conferma il completamento della terza corsia dell’A4 Venezia-Trieste e la realizzazione della nuova Romea Commerciale.
Grande attenzione è riservata alla mobilità ciclabile, con il completamento delle 5 ciclovie nazionali che attraversano la regione e l’integrazione bici-treno-bus per favorire il cicloturismo e gli spostamenti quotidiani.
LOGISTICA AVANZATA E IL PROGETTO HYPER TRANSFER
Il Veneto si candida a diventare un hub logistico europeo sostenibile attraverso il potenziamento dell’intermodalità ferro-gomma e lo sviluppo della Zona Logistica Semplificata (ZLS) Porto di Venezia-Rodigino. I porti e gli aeroporti saranno integrati nella rete TEN-T, con investimenti per la decarbonizzazione (Green Ports, elettrificazione delle banchine) e il collegamento ferroviario diretto con l’aeroporto Marco Polo.
L’innovazione più spinta riguarda la sperimentazione di nuove tecnologie: il Veneto prosegue nella fase realizzativa del progetto Hyper Transfer, un sistema di trasporto ultraveloce a guida vincolata in ambiente depressurizzato (simile all’Hyperloop) per merci e passeggeri a zero emissioni. Parallelamente, si svilupperà la Mobilità Aerea Avanzata (AAM) con l’uso di droni per il trasporto merci e sanitario, e l’implementazione di Smart Roads capaci di interagire con i veicoli a guida autonoma.


