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Petrolio

Vola il petrolio, in attesa della riunione Opec

Il petrolio scambia ai massimi (o quasi) da due anni: si attendono buone notizie da Opec per nuovi tagli alla produzione

 

Il petrolio torna a sorprendere i mercati. Il greggio ha registrato un balzo dell’1,94% per assestarsi a quota 57,93 dollari al barile. ll Brent di Londra, invece, viaggia a 63,22 dollari al barile (+1,04%).

Gli investitori scommettono su un’estensione dei tagli alla produzione nella prossima riunione OPEC, che si terràà il 30 Novembre a Vienna. Un nuovo taglio, infatti, avrebbe l’unico scopo di rallentare il crollo delle quotazioni e adattare l’output alla domanda globale.

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La strada sembra essere quella giusta: il petrolio, come scrive Bloomberg, è scambiato (quasi) ai prezzi più alti degli ultimi 2 anni. L’Arabia Saudita, a settembre, ha ridotto le sue esportazioni di greggio al livello più basso da marzo 2011, secondo i dati ufficiali presentati al database globale JODI. Anche le scorte di greggio statunitensi a Cushing, in Oklahoma, il punto di consegna per WTI e il più grande hub di stoccaggio del petrolio, sono scese di 1,8 milioni di barili, la settimana scorsa, secondo quanto riferito da API.

“Sembra che questa sia l’unica strada per il petrolio”, ha detto Michael McCarthy, uno stratega capo della CMC Markets di Sydney. “Molti trader stanno speculando sul potenziale risultato della riunione dell’OPEC. Le aspettative sono alte e questo potrebbe portare ad una delusione se l’OPEC e i suoi partner non forniscono risultati soddisfacenti”.

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