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Auto

Cosa ha detto Volkswagen sui sussidi alle auto

A settembre Volkswagen ha aumentato le vendite di automobili in Cina dell’1% rispetto al 2019. Buoni risultati anche in Europa occidentale

In un’intervista al Financial Times, l’amministratore delegato di Volkswagen – il più grande produttore di automobili al mondo, con sede in Germania – Herbert Diess ha detto che l’industria dell’auto non ha più bisogno di incentivi. A patto però, ha precisato, che non ci sia “un secondo lockdown o un’ulteriore crisi economica”.

Eppure, nei primi mesi della pandemia di coronavirus, Volkswagen aveva fatto parecchia pressione sul governo tedesco per fare sì che l’industria automobilistica ricevesse degli aiuti. Aiuti che, a detta di Diess, sarebbero andati a beneficio dell’economia intera.

Il governo tedesco ha aumentato i sussidi per l’acquisto di nuovi veicoli elettrici e ridotto l’imposta sul valore aggiunto. Diess ha detto al Financial Times che “ci sono stati molti incentivi per le auto elettriche e per quelle ibride plug-in in Germania e in tutta Europa, e hanno funzionato”.

LA SITUAZIONE DI VOLKSWAGEN

Nel 2020 il mercato automobilistico europeo si è finora contratto quasi del 30 per cento. Eppure, nel mese scorso le vendite di Volkswagen in Europa occidentale sono cresciute di oltre il 10 per cento, con 300mila veicoli spediti nella regione. A settembre le vendite in Cina, poi – il mercato più grande per l’azienda –, sono aumentate di quasi l’1 per cento rispetto allo stesso mese del 2019.

Entro domani Volkswagen dovrebbe pubblicare i risultati ottenuti nel trimestre passato. La svolta registrata a settembre, con l’aumento degli ordini, potrebbe aiutare l’azienda a chiudere il 2020 con un profitto.

COSA DICE DAIMLER

Volkswagen non è l’unica a ritenere che ulteriori misure di stimolo all’industria non siano più necessarie. Già il suo concorrente Daimler, per bocca dell’amministratore delegato Ola Källenius, aveva detto che non c’è bisogno di nuovi aiuti.

Nel terzo trimestre del 2020 i profitti netti di Daimler sono cresciuti del 20 per cento, arrivando a 2,2 miliardi di euro. In questo periodo le vendite di Mercedes-Benz – marchio del gruppo Daimler – in Cina sono aumentate addirittura del 23 per cento, spingendo Källenius a parlare di un risultato “quasi troppo bello per essere vero”.

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