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VW

VW punta sulle alleanze nel Pacifico per vincere la transizione

VW ha annunciato tre nuovi accordi con produttori asiatici e americani per vincere la sfida della transizione elettrica. Chi sono e cosa faranno con Volkswagen

“Se non puoi batterli, unisciti a loro”, diceva Giulio Cesare. Ormai tramontata la possibilità di una piattaforma europea, VW guarda al Pacifico per guadagnare terreno nella corsa della transizione elettrica. Negli ultimi giorni la casa tedesca ha annunciato tre nuovi accordi con altrettanti produttori cinesi e americani.

VW E IL MATRIMONIO CINESE

Volkswagen sembra aver preso in parola la celebre massima di Giulio Cesare per vincere la transizione elettrica. Infatti, ieri il gruppo tedesco ha annunciato che svilupperà tre modelli ibridi plug-in e due full-electric in Cina con il produttore asiatico SAIC. Le cinque auto saranno vendute dal 2026 al 2030, ha detto la casa automobilistica, senza però specificare a quali marchi apparterranno. L’accordo è già il secondo tra i due partner, dopo che il 20 maggio hanno raggiunto l’intesa per creare congiuntamente una piattaforma intelligente per auto elettriche, chiamata Advanced Digitized Platform. La prima vetture vedrà la luce nel 2025 e sarà un’Audi.

Si rafforza così l’alleanza tra VW e il produttore cinese, che già costruisce e commercializza veicoli a benzina per VW, Audi e Skoda. Le vetture sono assemblate dalla casa asiatica ma sono sviluppati con le tecnologie del Gruppo VW.

VW, NON SOLO SAIC IN CINA

SAIC non è l’unico produttore cinese che farà squadra con VW nella mobilità elettrica. Infatti, a febbraio Volkswagen ha chiuso un accordo con un altro produttore cinese, Xpeng, per sviluppare insieme due auto elettriche, dopo aver acquistato una quota del 4,99% nella startup che produce esclusivamente Ev.

Inoltre, Volkswagen investirà 2,5 miliardi di euro in Cina per espandere la sua produzione e l’innovation hub nella città di Hefei. L’Innovation Hub contribuirà a commercializzare tecnologie il 30% più velocemente rispetto a oggi, secondo Ralf Brandstaetter, membro del consiglio di amministrazione del Gruppo Volkswagen per la Cina.

Un’intesa che ruota intorno alla nuova architettura per le auto intelligenti ed elettriche congiunta, che permetterà di risparmiare il 40% dei costi in più rispetto all’attuale MEB tedesca. Sichiamerà Cina Electrical Architecture (CEA) e vedrà la luce nel 2026. Il nuovo sistema permetterà di ridurre il numero di unità di controllo grazie a un computer centrale e una struttura zonale.

VW GUARDA AGLI USA

Volkswagen guarda anche all’America per guadagnare terreno nella mobilità elettrica puntando sui software. Infatti, giovedì il produttore ha annunciato che investirà 5 miliardi di dollari nella società statunitense di veicoli a batteria Rivian, il rivale nazionale numero 1 di Tesla.

Un matrimonio di interessi che dovrebbe portare vantaggi ad entrambi. Il produttore tedesco potrà accedere ai sistemi messi a punto dalla casa americana. A questo scopo, sarà creata una joint venture “per realizzare un’architettura elettrica-elettronica di prossima generazione congiunta”, che permetterà ai tedeschi, di accedere alla tecnologia Rivian per tutti i marchi e veicoli, secondo le società.

Rivian, invece, otterrà vantaggi soprattutto economici. VW investirà subito 1 miliardo di dollari nella startup portando sollievo alle casse del produttore Usa e alleviando la delicata situazione finanziaria del produttore Usa. Nel primo trimestre di quest’anno ha perso più di 1,4 miliardi di dollari: più di 38.000 dollari per veicolo realizzato. Il produttore americano potrebbe beneficiare anche della capacità produttiva di VW, che realizza quasi 10 milioni di vetture all’anno. Benefici che rendono Rivian l’unica società Usa attiva nella mobilità che ha un futuro, secondo diversi analisti.

“Abbiamo una mentalità molto simile”, ha commentato VW.

“L’alleanza porta il software e la piattaforma elettrica di Rivian ad un mercato più ampio attraverso Volkswagen. Questo mentre introduciamo sul mercato la nostra prossima generazione di veicoli”, ha detto il fondatore della casa auto americana, RJ Scaringe.

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