Il gas di Zohr è destinato anche ad export e il punto più probabile dove il gas arriverà è l’Italia
Zohr, il giacimento di gas più grande dell’Egitto e del Mediterraneo, rappresenta un’opportunità anche per l’Italia. “Questo gas è per l’Egitto ma sarà anche per l’export. E il punto più probabile dove il gas arriverà è l’Italia”, ha affermato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, parlando a Port Said a margine della cerimonia di avvio della produzione del giacimento super-giant di gas “Zohr” scoperto dal gruppo energetico italiano.
Zohr, potenzialmente, potrebbe contribuire “ulteriormente alla sicurezza energetica italiana” attraverso una “diversificazione rispetto alle altre fonti di energia”, ha aggiunto Descalzi.
Il giacimento ha un potenziale fino a 850 miliardi di metri cubi di gas in posto e rappresenta quindi una delle maggiori scoperte di gas a livello mondiale. Eni ha avviato a dicembre 2017 la produzione del super-giant, in meno di 2 anni e mezzo dalla sua scoperta: un tempo record per questa tipologia di giacimento, che può essere annoverato per questo motivo fra i sette progetti record di Eni, il cui fattore comune è lo sviluppo e la messa in produzione in tempi velocissimi.