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Consumi

Gas, consumi in aumento del 6,1% nel 2017

Continua la ripresa dei consumi di gas naturale in Italia, che tornano intorno ai livelli del 2005. Aumentata la dipendenza energetica dall’estero: la Russia resta primo fornitore

 

Solo nel 2017 i consumi sono aumentati del 6,1% rispetto al 2016 e di ben l’11,6% sul 2015, anno di rottura di una lunga tendenza di contrazioni. Per nove mesi il segno è stato positivo, con gennaio, stretto dal grande freddo, che ha segnato un +22%. Flessioni significative a marzo (meno freddo rispetto al 2016), settembre e ottobre. I livelli di consumo totali restano ancora al di sotto di quelli del 2003.

Secondo le elaborazioni di Staffetta Quotidiana sui dati di Snam Rete Gas, nel 2017 in Italia si sono consumati quasi 74,7 miliardi di mc, 4,3 miliardi in più rispetto al 2016, ma ancora oltre 11 miliardi in meno (il 13,3%), rispetto al massimo di sempre del 2005.

Le centrali termoelettriche hanno supplito al calo delle importazioni di energia elettrica della Francia per lo spegnimento di diversi reattori nucleari che hanno anche spinto le vendite di elettricità prodotta in Italia e, ancor di più, alla grave crisi della produzione idroelettrica, molto al di sotto degli scorsi anni – il 2017 è stato il più secco degli ulticonsumimi 200 anni. L’aumento del consumo di gas naturale da parte della grande industria trova spiegazione nella ripresa della produzione dopo i lunghi anni di crisi.

Non sono ancora disponibili nel dettaglio i dati che riguardano i consumi delle automobili alimentate a metano, cresciute dalle 723.000 unità circolanti nel 2010 a oltre un milione nel 2016. Quasi sicuramente,  verrà confermata la flessione vista nel 2016 dopo una crescita che proseguiva ininterrotta dal 2004.

Sono stati importati in tutto più di 69 miliardi di mc, 4 in più rispetto al 2016 e oltre 8 più rispetto al 2015. In particolare: aumentano i flussi di gas proveniente dalla Russia del +6,5% che con 30 miliardi di mc arrivati nel nostro Paese nel 2017 resta di gran lunga la prima fonte, seguita poi dal gas proveniente dall’Algeria che dopo il grande balzo del 2016 (+160%) chiude il 2017 in pari a 18,8 miliardi.

In recupero le importazioni da Norvegia e Olanda via Transitgas, + 7,8% a 7,2 mld di mc, flettono invece i flussi di gas provenienti dalla Libia via Greenstream, -3,5% a 4,6 mld di mc. Per quanto riguarda il Gnl, grazie al servizio di peak shaving e ancor più quello integrato di rigassificazione/stoccaggio, è confermato il trend del 2016 che ha visto ripartire sia Panigaglia che Livorno, a cui si aggiunto Rovigo che segna nel 2017 un +19,7% superando i 6,8 mld di mc.

Continua poi la flessione della produzione nazionale arrivata a poco più di 5,2 mld di mc: – 6,1% sul 2016 e -18,7% sul 2015.

Passando ai dati del solo mese di dicembre, possiamo notare una crescita dei consumi totali del 2,7% sullo stesso mese del 2016 (rispetto al più mite dicembre 2016 l’aumento è stato del 15,2%). La crescita ha riguardato tutti i settori, ad eccezione del termoelettrico che ha registrato un – 9,1% rispetto all’eccezionale dicembre 2016, con il settore domestico e del terziario che ha segnato un +7,8% (+16,8% rispetto al 2015) seguito dall’industria che ha incrementato i propri consumi del 4,7% sul 2016 e 16,7% rispetto al 2015. Nell’ultimo mese dell’anno, poi,  l’import è aumentato del 5,8% rispetto all’analogo mese del 2016 e del 10,3% rispetto al 2015. La produzione nazionale invece è scesa del 13,2% rispetto a dicembre 2015 e del 10,3 in confronto a dicembre 2015.

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