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Parchi

85 milioni ai parchi contro il climate change

Al via ParchixilClima, la campagna lanciata dal ministro dell’ambiente Sergio Costa: 85 milioni in esclusiva per i 23 parchi protetti italiani

Il climate change passa anche per i parchi. Chi l’avrebbe detto che l’unica vera risorsa naturale gia di per se argine al cambiamento climatico, le foreste, potesse diventare oggetto di progetti per la riduzione di cO2?
E’ questo il progetto di #ParchixilClima la campagna lanciata dal ministro dell’ambiente Sergio Costa che ha stanziato 85 milioni in esclusiva per i 23 parchi protetti italiani.

Favorire l’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici, incrementare l’efficienza energetica e incoraggiare il passaggio a modalità di trasporto pubblico a basse emissioni sono gli obiettivi che saranno perseguiti grazie ai proventi delle cosiddette «Aste Co2».

I parchi potranno aderire alla campagna entro il 2 agosto presentando progetti per interventi di efficienza energetica degli immobili propri e dei Comuni inseriti nel perimetro del parco, impianti di piccola dimensione di produzione di energia da fonti rinnovabili, infrastrutture e servizi di mobilità sostenibile, riforestazione e rimboschimento.

Il bando finanzia interventi quali opere per il contenimento del rischio di esondazione e progetti di recupero, ristrutturazione e manutenzione delle sistemazioni idraulico-agrarie, in particolare negli ambienti collinari, attraverso la progettazione a scala di micro bacino. Sono anche finanziabili spese di ri-naturalizzazione delle aree costiere attraverso il ripristino, conservazione e ampliamento dei cordoni dunali e spese di estensione dell’attuale rete di corridoi ecologici all’interno e tra le aree protette nazionali e i siti «natura 2000». I progetti potranno anche comprendere opere per mantenimento e/o ripristino, per la tutela di habitat, ecosistemi, biodiversità e paesaggio, di ecotoni agrosilvopastorali di confine e montani, creazione di radure e gestione dei soprassuoli forestali di neoformazione in pascoli, prati e coltivi abbandonati. I fondi sosteranno inoltre interventi di efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico nella disponibilità dell’ente parco, nonché degli enti locali rientranti nel territorio del parco, e realizzazione di impianti di piccola dimensione di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Dal punto di vista degli interventi per la realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile, i fondi riguarderanno buoni mobilità/incentivi per l’uso di servizi di sharing mobility pubblico, nonché acquisto autoveicoli elettrici o ibridi destinati agli enti parco per spostamenti di servizio previa rottamazione di autoveicoli alimentati a gasolio con standard emissivi fino ad euro4 o benzina con standard emissivi fino ad euro3; potranno essere finanziati anche progetti per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita destinati agli enti parco per spostamenti di servizio o casa-lavoro, per la realizzazione di nuove piste ciclabili in sede propria con origine e/o destinazione all’interno del parco e per aree di sosta riservate alla sharing mobility in prossimità dei principali nodi del trasporto pubblico e dei principali poli attrattori o generatori di traffico. Il bando finanzia infine interventi di gestione forestale sostenibile, quali interventi di gestione, potenziamento dei serbatoi forestali, interventi di incremento delle piantagioni e interventi di mantenimento e valorizzazione.

Il bando è stato approvato del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, in attuazione della direttiva generale contenente le priorità politiche e l’indirizzo per lo svolgimento dell’azione amministrativa e per la gestione del ministero per l’anno 2019 che, nell’utilizzo dei fondi acquisiti sulla base dei risultati delle aste co2, riconosce priorità agli interventi realizzati nei parchi nazionali per progetti unitari complessivamente finalizzati alla riduzione della co2 e all’adattamento ai cambiamenti climatici.

Le proposte progettuali devono essere trasmesse al ministero dell’ambiente esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo entiparconazionali@pec.minambiente.it entro il 2 agosto 2019.

Il 5 luglio si è tenuto un tavolo tecnico all’auditorium del dicastero. Sono intervenuti i direttori delle Direzioni generali interessate, Maria Carmela Giarratano per Protezione natura e Renato Grimaldi per Clima ed energia, i dirigenti competenti, Alessandro Carettoni e Antonio Maturani, e alcuni componenti degli staff tecnici delle direzioni. Una buona parte dell’incontro è stata dedicata alle domande degli esponenti degli enti parco (era presente anche il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri).

Il direttore Giarratano, ha sottolineato come “Per la prima volta viene messo in campo un programma di interventi molto articolato destinato ai parchi. Le aree protette, e in particolare i parchi nazionali, dovrebbero essere il luogo privilegiato per l’esercizio delle migliori gestioni organizzative e ambientali”.

Il direttore Grimaldi ha chiesto agli enti parco presenti il rispetto della scadenza della presentazione delle schede delle “idee–progetto”, fissata per il 2 agosto, evidenziando il fatto che il piano d’interventi sarà sottoposto alla rendicontazione all’Europa”. I dirigenti Carettoni e Maturani si sono soffermati sugli obiettivi prioritari e gli elementi salienti del programma di interventi che i parchi attueranno. Quattro le tipologie di intervento ammissibili a finanziamento, come ha sottolineato il primo: 1) l’adattamento ai cambiamenti climatici (che prevede anche misure nell’ambito delle risorse idriche e la mitigazione del dissesto idrogeologico); 2) i servizi e le infrastrutture per la mobilità sostenibile; 3) l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico degli enti parco e gli impianti di piccole dimensioni per la produzione da rinnovabili; 4) la gestione forestale sostenibile.

Come ha spiegato Carettoni, gli enti parco sono tenuti a presentare una proposta progettuale con il dettaglio di ogni intervento. Ognuna dovrà contenere almeno due tipologie di intervento, di cui una obbligatoriamente sull’efficientamento energetico. Il ministero farà la verifica delle proposte: l’esito positivo è la condizione necessaria per il trasferimento delle risorse. Successivamente, i soggetti beneficiari provvederanno alla pubblicazione dei bandi di gara, a seguito della quale saranno definiti gli aspetti di dettaglio per le attività di verifica, monitoraggio e rendicontazione nonché di variazioni relative alla realizzazione degli interventi ammessi. I progetti finanziati dovranno concludersi entro cinque anni dal trasferimento delle risorse.

Il dirigente Maturani ha precisato che, per il finanziamento del programma di interventi, 75 milioni di euro sono stati messi a disposizione dalla Direzione clima ed energia e 10 da Protezione natura. Ha informato i presenti che sarà istituita dalle due direzioni una cabina di regia per verificare, tra l’altro, la coerenza delle proposte progettuali e gli atti contabili alla base delle spese e per supportare i ventitré parchi beneficiari nel processo di implementazione degli interventi finanziati.

Si è poi entrati nel dettaglio della presentazione dei progetti con una guida alla compilazione della modulistica per la presentazione delle proposte.
Ad esempio per l’Ente Parco Nazionale del Circeo sono a disposizione circa 3 milioni di euro.

“Questo bando – ha dichiarato il direttore del Parco del Circeo, Paolo Cassola – rappresenta anche per il nostro Ente e il suo territorio un segnale importante, una concreta opportunità per portare beneficio sulla criticità legata ai cambiamenti climatici, creando una ricaduta diretta positiva sulle comunità che abitano e frequentano il Parco del Circeo. Non dimentichiamo che già con il fatto di esserci ed essere protetto questa area di 8mila ettari permette di fissare circa 400mila tonnellate di CO2, un’azione fondamentale per la nostra salute e quella del nostro pianeta”.
“Non ci faremo – sottolinea Cassola – sfuggire quindi questa occasione di finanziamento e gli uffici sono già al lavoro. Ci stiamo in particolare concentrando, in collaborazione dei Comuni, su una rete di piste ciclo-pedonabili all’interno dell’area protetta e per la realizzazione di interventi di gestione forestale sostenibile, in particolare per il potenziamento dell’attività antincendio boschivo”.

Il ministro dell’ambiente Sergio Costa  ha sottolineato come questo sia «un programma ambizioso che si inserisce nella mia visione, e non più soltanto sogno, di avere l’Italia Paese parco Da oggi con questo progetto i parchi nazionali contribuiranno attivamente alla strategia per mitigare i cambiamenti climatici. Ecco che gli impegni internazionali dell’Italia diventano progetti concreti e proprio a partire dai polmoni verdi del Paese. Sarà sempre più vantaggioso vivere in un parco, sarà sempre più piacevole farlo e più sostenibile. E’ un altro mattoncino del nostro grande progetto green».

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