La Cina è stato il principale partner per le importazioni di elementi delle terre rare, rappresentando il 40% del peso totale delle importazioni, ovvero 7,4 mila tonnellate. Seguono la Malesia e la Russia
Nel 2022, l’ UE ha assistito a un aumento significativo delle importazioni di elementi delle terre rare (REE+). Sono state importate complessivamente 18mila tonnellate, in aumento del 9% rispetto al 2021, e esportate 7mila tonnellate , in calo dell’8% rispetto all’anno precedente. Il valore delle importazioni è salito a 146 milioni di euro, segnando un aumento del 37% rispetto al 2021, mentre le esportazioni hanno raggiunto i 142 milioni di euro, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente. È quanto si legge sui dati Eurostat appena pubblicati.
COSA SONO LE TERRE RARE
Gli elementi delle terre rare sono un gruppo di 17 metalli speciali con un elevato rischio di approvvigionamento e una significativa importanza economica, utilizzati in varie applicazioni high-tech.
Il prezzo medio delle importazioni è stato di 7,9 euro al chilogrammo, segnando un aumento del 26% rispetto al 2021, mentre il prezzo delle esportazioni è stato di 20,7 euro per ogni chilogrammo di elementi delle terre rare, con un aumento dell’11%.
CINA: IL PRINCIPALE PARTNER PER LE IMPORTAZIONI DI ELEMENTI DELLE TERRE RARE
La Cina è stato il principale partner per le importazioni di elementi delle terre rare, rappresentando il 40% del peso totale delle importazioni, ovvero 7,4 mila tonnellate. Seguono la Malesia, che ha contribuito con il 31% delle importazioni, ovvero 5,6mila ton, e la Russia, con il 25% delle importazioni, ovvero 4,5mila ton. Gli Stati Uniti e il Giappone detenevano ciascuno una quota del 2% nelle importazioni UE di elementi delle terre rare.