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Bollette luce giù dell’11% nel I trimestre 2024 grazie a rinnovabili e nucleare francese

La contrazione dei consumi di gas soprattutto nel settore termoelettrico, principalmente dovuta alla ripresa della generazione del parco nucleare francese e al contributo della produzione da fonti rinnovabili, ha favorito nel trimestre in corso il ribasso del prezzo

Bolletta elettrica in calo del 10,8% per la famiglia tipo in tutela nel primo trimestre 2024. E’ quanto sottolinea ARERA sull’aggiornamento delle condizioni di maggior tutela elettrica per il I Trimestre 2024.

PERCHE’ CALA LA BOLLETTA

Sul finire dell’anno, le tensioni in Medio Oriente hanno interrotto il trend in discesa dei prezzi delle materie prime energetiche, tra cui il petrolio e il gas naturale. La domanda di gas si mantiene contenuta e il livello degli stoccaggi europei resta di poco inferiore al 90% della capacità disponibile. Inoltre, la contrazione dei consumi di gas soprattutto nel settore termoelettrico, principalmente dovuta alla ripresa della generazione del parco nucleare francese e al contributo della produzione da fonti rinnovabili, ha favorito nel trimestre in corso il ribasso del prezzo dell’energia elettrica (PUN) che, secondo le stime, nel primo trimestre del 2024 è atteso su valori intorno ai 114 €/MWh.

RISPARMI PER 684 EURO

In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° aprile 2023 e il 31 marzo 2024) sarà di circa 684 euro, -50% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2022- 31 marzo 2023). Terminato il sistema di rafforzamento del bonus sociale in vigore negli ultimi 2 anni, che ne aveva esteso la platea dei beneficiari, da gennaio la soglia ISEE per ottenerlo sarà pari a 9.530 euro, che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose (con oltre 3 figli). Viene, inoltre, confermato il contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, applicato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, come previsto nella Legge di Bilancio 2024 in fase di approvazione.

INVIATA UNA MEMORIA ALLA COMMISSIONE ATTIVITA’ PRODUTTIVE DELLA CAMERA

ARERA ha inoltre inviato oggi alle commissioni riunite X Attività produttive, commercio e turismo e VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera una memoria sul ‘Dl sicurezza energetica’ in fase di conversione (decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181) e in particolare sugli aspetti della fine tutela elettricità riguardanti i clienti vulnerabili, il trasferimento degli addebiti automatici delle bollette e il monitoraggio dei prezzi.

BESSEGHINI: PREZZI ANCORA IL DOPPIO DI QUELLI PRE-CRISI

“Un andamento dei prezzi gas stabilmente in riduzione e l’attenuarsi delle criticità su altre fonti ci consegnano un primo trimestre in riduzione per l’elettricità. Giova però ricordare come i valori assoluti dei prezzi siano ancora circa il doppio di quelli pre-crisi e il sistema energetico europeo non sia scevro da rischi – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – Con l’inizio dell’anno entriamo anche in una importante fase di cambiamento, con il superamento dei servizi di tutela. Riduzione dei consumi e attenzione ai costi rimangono le parole d’ordine. La recente crisi dei prezzi ci ha abituato ad una maggiore attenzione ai temi dell’energia e l’Autorità sta continuando a mettere a disposizione dei consumatori strumenti utili a indirizzare le scelte, come recentemente avvenuto con i codici offerta dei contratti Placet fine tutela gas per una comparazione su ilportaleofferte.it”.

CALA SOPRATTUTTO LA MATERIA ENERGIA, CIRCA IL 14%

Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, il prezzo finale per la famiglia tipo risulta così di 25,24 centesimi di euro al kWh, comprensivo di imposte, contro i 28,29 centesimi di euro al kWh del trimestre precedente. La variazione del -10,8% è sostanzialmente legata alla diminuzione complessiva della spesa per la materia energia, circa -14%, controbilanciata da rialzi per le tariffe di rete regolate (Trasporto e gestione contatore, +2,1%) e oneri generali di sistema (+1,1%). Ricordiamo che, in seguito alle analisi effettuate nel corso dell’anno sui consumi elettricità3, sul sito di ARERA saranno disponibili anche i dati sull’aggiornamento delle bollette elettriche per il cliente domestico in tutela calcolati sui consumi di 2.000 kWh/anno ‘cliente medio’, in aggiunta a quelli della famiglia tipo da 2.700 kWh/anno.

PLAUSO DELLE ASSOCIAZIONI CONSUMATORI

Bene per Assoutenti il calo delle tariffe dell’energia elettrica a partire dal 1 gennaio 2024, ma i prezzi della luce continuano ad essere sensibilmente più alti rispetto al periodo pre crisi. Lo afferma l’Associazione dei consumatori commentando l’aggiornamento tariffario disposto oggi da Arera. “Con le nuove tariffe una famiglia del mercato tutelato risparmierà su base annua 82,5 euro rispetto ai prezzi dell’ultimo trimestre del 2023 – spiega il presidente Furio Truzzi – va tuttavia considerato che a partire dal prossimo mese di luglio anche il mercato tutelato dell’energia terminerà, e la nuova spesa per le famiglie dipenderà dalle tariffe praticate dagli operatori del mercato libero. Nonostante la riduzione decisa oggi da Arera le tariffe della luce continuano ad essere più elevate del 25,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, e addirittura del 28,3% rispetto al primo trimestre del 2020”. “Si tratta di un buon segnale sul fronte dell’energia per il nuovo anno, e la nostra speranza è che anche il mercato libero possa adeguarsi all’andamento al ribasso dei prezzi sui mercati internazionali, evitando speculazioni a danno dei consumatori legate alla fine del mercato tutelato” conclude Truzzi

“Ottima notizia. Il calo dimostra come il mercato tutelato, grazie al ruolo di Arera e Acquirente Unico, riesce a svolgere un ruolo importante per ridurre i prezzi o, in altri periodi, per contenere gli aumenti. Il Governo fa ancora in tempo a inserire nel decreto Milleproroghe la proroga del mercato tutelato per tutto il prossimo anno, o perlomeno a equipararne la scadenza al 1° luglio 2024, dato che la distanza di 6 mesi tra la fine della luce e quella del gas, prevista tra appena 13 giorni, è assurda e crea solo confusione. Manca ancora la campagna informativa per spiegare ai consumatori che non è vero che resteranno senza luce e gas se non sceglieranno un nuovo fornitore, come invece fanno credere alcuni operatori disonesti e non si è risolto il problema dei vulnerabili che non saranno tutelati se risiedono in un condominio con impianto di riscaldamento centralizzato. Urge, infine, il rinnovo degli ultimi sconti rimasti del Governo Draghi, quelli sul gas, ossia azzeramento degli oneri generali e Iva al 5%, altrimenti saranno guai seri per gli italiani” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, se per una famiglia tipo in tutela il -10,8% significa spendere 82 euro in meno su base annua, 82,35 per la precisione, la spesa totale nel 2024 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) resta comunque alta e arriva a 681 euro, che sommati ai 1467 del gas, determinano una stangata complessiva pari a 2148 euro. Se il prezzo della luce scende del 10,8% rispetto a quello attuale e del 52,5% rispetto a gennaio 2023, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con gennaio 2021, il rialzo è ancora astronomico: +25,8%. Rispetto poi alla spesa complessiva del 2020, pari a 485 euro, ora si pagheranno ben 196 euro in più, +40,5% per cento.

La riduzione delle tariffe della luce è senza dubbio una buona notizia per i consumatori Italiani, ma sul settore dell’energia regnano ancora pesanti incognite legate alla fine del mercato tutelato. Lo afferma il Codacons commentando l’aggiornamento tariffario deciso oggi da Arera. Il calo dei prezzi della luce determinerà un risparmio da circa 82,5 su base annua a famiglia, ma a partire da luglio gli italiani potrebbero andare incontro ad una pesante stangata legata alla fine del mercato tutelato dell’energia elettrica – spiega il Codacons – Le tariffe inoltre dal 1 gennaio 2024 continueranno ad essere sensibilmente più elevate rispetto al periodo pre-crisi, al punto che la spesa media sarà più alta di +151 euro su base annua a nucleo familiare rispetto al primo trimestre del 2020.
“Continuiamo a ribadire la necessità di prorogare il mercato tutelato sia per il gas che per l’energia elettrica, e questo perché i prezzi sui mercati internazionali sono ancora eccessivamente volatili – afferma il presidente Carlo Rienzi – Il rischio è quello di una nuova impennata delle tariffe durante il 2024 sfruttando il caos che si determinerà con il passaggio obbligato al mercato libero”.

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