In base ai dati diffusi a dicembre da Italia Solare, la Lombardia è stata la regione con più energia solare d’Italia, con 3.803 MW di potenza cumulata. Seguono la Puglia, con 3.240 MW di potenza, e il Veneto (2.980 MW)
Se, come ha riferito IRENA, la Germania nel 2022 è stata il Paese europeo con il maggiore potenziale di energia solare, l’Italia nel 2023 non è stata da meno. I primi nove mesi dello scorso anno, infatti, hanno fatto registrare nel nostro Paese un boom delle installazioni fotovoltaiche: con oltre 3.550 MW di nuova potenza installata, c’è stata una crescita del 117% rispetto allo stesso periodo del 2022. Risultati che hanno portato l’energia fotovoltaica installata cumulativa a raggiungere i 28.596 MW, distribuiti su 1.506.558 impianti dislocati su tutto il territorio nazionale.
LA SUDDIVISIONE DELLA POTENZA INSTALLATA PER SETTORI
Il settore della produzione di energia elettrica rappresenta il 29% della potenza installata, seguito dal settore residenziale (23%), e dal terziario (20%). Poi troviamo il comparto C&I – Commerciale e Industriale (18%) e infine il settore agricolo, con il 10% della potenza installata.
LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEGLI IMPIANTI SOLARI ITALIANI
In base ai dati diffusi a dicembre da Italia Solare, la Lombardia è stata la regione con più energia solare d’Italia, con 3.803 MW di potenza cumulata. Seguono la Puglia, con 3.240 MW di potenza, e il Veneto (2.980 MW). Troviamo poi l’Emilia-Romagna (2.873 MW) e Piemonte (2.362 MW). Lo scorso anno la Sardegna (36 MW), la Basilicata (20 MW), il Piemonte e la Puglia (entrambe 10 MW) sono state le uniche regioni ad aver connesso degli impianti solari di potenza superiore a 10 MW.
A livello nazionale, invece, sono oltre 283.000 gli impianti entrati in esercizio, un dato 2,2 volte superiore rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli impianti a terra occupano una superficie complessiva di circa 16.300 ettari, di cui quasi 4.500 si trovano in Puglia. Tra gennaio e settembre 2023 sono stati connessi 334 MW di impianti a terra e 3.177 MW di impianti non a terra. Complessivamente, nel nostro Paese ci sono poco meno di 20.000 MW (20 GW) di impianti su tetto e 8.779 MW di impianti a terra.
VISCONTINI: “LA CRESCITA DEL SETTORE SOLARE È ANCORA POSSIBILE”
Il presidente di Italia Solare, Paolo Rocco Viscontini, ha commentato positivamente i dati di crescita del settore C&I: “sono da leggere in modo favorevole. È un settore che di certo risente della coda del caro energia, che ha spinto le imprese a trovare delle soluzioni per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia; penso però che questo trend si confermerà anche in futuro, perché questi soggetti ormai hanno capito che investire nel fotovoltaico significa investire nella competitività”.
Per Viscontini, nonostante un rallentamento delle installazioni nel terzo trimestre del 2023, “la crescita del fotovoltaico in Italia è ancora possibile, ma bisogna superare le criticità che ne frenano lo sviluppo, come l’incertezza normativa e l’aumento dei costi delle materie prime”.
LE PREVISIONI NEL BREVE PERIODO E IL DECRETO CER
Per il presidente di Italia Solare “i margini di incremento del settore agricolo e industriale sono evidenti e, nei prossimi anni, ci aspettiamo una crescita significativa“. Se, infatti, il settore agricolo può sfruttare il fotovoltaico per produrre energia pulita nelle sue attività, l’industria può utilizzare l’energia solare per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Per quanto riguarda infine il contributo che le Comunità Energetiche Rinnovabili possono dare alla transizione energetica, Viscontini ha detto di essere “molto fiducioso che le CER portino un contributo significativo e crescente all’installato globale. Come Italia Solare, stiamo seguendo lo sviluppo dei regolamenti applicativi del decreto CER, che sta per vedere la luce”. È infatti atteso a breve il parere della Corte dei Conti sul decreto CER, che è stato firmato lo scorso 6 dicembre dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.