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A2A, l’ultima trimestrale di Valotti e Camerano. Oggi il cambio ai vertici

Valotti: sull’alleanza con Agsm Verona e Aim Vicenza è stata trovata la quadra dal punto di vista tecnico, ora inizia la presentazione del progetto e sarà la politica locale che dovrà valutare

“’Nonostante tutto, è stato un trimestre positivo e di sostanziale tenuta, grazie al ribilanciamento dei business tradizionali, a una attenta opera di efficientamento interno e ai numerosi accordi sottoscritti con altre aziende, in primis la brianzola Aeb, che garantiranno nella fase post-Covid di aumentare gli investimenti e far ripartire l’economia sostenendo le tante piccole e medie aziende del territorio nostre fornitrici’. Sintetizza così i dati del primo quarto dell’anno il presidente di A2A Giovanni Valotti che, dopo sei anni e due mandati, oggi passerà il timone della multiutility a Marco Patuano (in uscita anche l’ad Valerio Camerano, che verrà sostituito da Renato Mazzoncini)”. È quanto riporta il Corriere della Sera edizione Brescia ricordando che i dati parlano di un Margine operativo lordo a 331 milioni di euro (328 milioni nel primo trimestre 2019), di un utile netto a 112 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto al primo quarto dell’anno precedente, e di investimenti realizzati per 123 milioni di euro, in crescita del 13% su marzo 2019.

CON AGSM E AIM TROVATA LA QUADRA

“Se infatti la multiutility sta registrando un calo dei consumi elettrici e di gas dovuto al rallentamento delle attività industriali e un allungamento dei tempi di pagamento causato dalle difficoltà finanziarie del mese di aprile, la prospettiva di una piena ripresa dei consumi a settembre fa ben sperare il board uscente, che oggi consegnerà al nuovo management il dossier sulla maxi alleanza con Agsm Verona e Aim Vicenza: ‘È stata trovata la quadra dal punto di vista tecnico, ora inizia la presentazione del progetto e sarà la politica locale che dovrà valutare il progetto e assumere decisioni conseguenti’ ha commentato Valotti. ‘Niente di concreto’ invece, ha ribadito il presidente, circa le voci di una possibile fusione con Iren, anche se il professore ha sottolineato che ‘sarebbe la strada giusta ed è una dimensione che andrà approfondita dai nuovi vertici, con i quali c’è stata in questi giorni interlocuzione e assonanza di vedute, ma che sarà una ulteriore prova di maturità per i Comuni di Brescia e Milano i quali, da azionisti di riferimento, vedranno diluire le proprie quote di controllo’”.

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