Sulla sicurezza energetica: serve su questo un’azione comune europea.
“L’obiettivo principale deve essere quello di assicurare un percorso di decarbonizzazione sostenibile per le nostre imprese e per i nostri cittadini così da risolvere il divario dell’Innovazione dell’Europa e ridurre le nostre troppe e troppo pericolose dipendenze strategiche. Continueremo a insistere per una politica industriale efficace che sappia combinare gli obiettivi ambientali con la competitività rinunciando agli eccessi ideologici che abbiamo purtroppo visto e denunciato in passato”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando in Senato in vista del Consiglio Ue del 21 e 22 marzo.
“IMPEDIRE CHE IL CLEAN INDUSTRIAL DEAL SI TRASFORMI IN UN NUOVO GREEN DEAL, BENE PERCORSO SU AUTO”
“Il Clean Industrial Deal presentato dalla Commissione fa in questa direzione ma sia chiaro che intendiamo impedire che si trasformi in un nuovo Green Deal con un nome diverso. Per farlo vogliamo azioni concrete la prima tra queste non può non riguardare il settore dell’auto, un settore industriale strategico per l’Europa che non può essere abbandonato al proprio destino – ha precisato la premier -. È per questo che insieme alla Repubblica Ceca abbiamo depositato un non paper, un documento di lavoro che oggi è sostenuto da numerosi Stati membri. Anche grazie a questo nostro costante lavoro il 5 marzo scorso la commissione ha presentato il piano industriale per il settore automobilistico. Il piano contiene alcuni primi sviluppi positivi come la prospettiva di una soluzione seppure temporanea per il tema delle multe per i produttori non in linea con gli obiettivi di quota di mercato di veicoli e l’anticipo della revisione degli obiettivi in termini di emissione tutte materie che appunto sono oggetto del nostro non paper e che lavoriamo perché siano anche nelle conclusioni di questo consiglio”.
“APPLICARE IL PRINCIPIO DELLA NEUTRALITA’ TECNOLOGICA”
“Occorrerà insistere nell’ambito della più generale revisione della normativa preannunciata dalla commissione per la seconda parte di quest’anno affinché venga pienamente applicato il principio della neutralità tecnologica, ad esempio ricomprendendo i biocarburanti oltre agli e-Fuels e idrogeno tra le tecnologie utili ai fini della decarbonizzazione e affinché venga prestata la dovuta attenzione al settore dei veicoli pesanti che finora è stato colpevolmente ignorato”, ha detto Meloni.
“BENE INTERVENTO UE SU EFFETTI DISTORSIVI CBAM. OCCORRE SEMPLIFICARE ITER”
“Importante l’annuncio di poche ore fa da parte della commissione di voler intervenire come richiesto dall’Italia sugli effetti distorsivi del CBAM il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere che tanto ha danneggiato la Siderurgia Europea. Tra gli strumenti concreti che possono dare respiro ai settori produttivi l’Italia sostiene con particolare forza la semplificazione e la riduzione degli adempimenti amministrativi. Sarò chiara: se l’Europa pensa di sopravvivere a questa fase continuando a pretendere di iper regolamentare tutto invece che liberare le tante energie delle quali dispone. Semplicemente non sopravviverà. È una è una nuova visione che serve non preservare negli errori fatti fin qui e soprattutto e la politica che deve tracciare la rotta non la burocrazia. Sosteniamo quindi l’azione di semplificazione avviata dalla Commissione Europea con i pacchetti Omnibus il primo dei quali è stato presentato pochi giorni fa ed è dedicato alla semplificazione delle regole di rendicontazione di due diligence per la sostenibilità. Siamo però convinti che l’azione di semplificazione non deve arrivare solo a valle ma debba intervenire a monte in tutte le nuove proposte di legislazione europea. Condivideremo per questo invito alla commissione e con lei ai co-legislatori a lavorare per raggiungere l’obiettivo di ridurre il costo di tutti gli oneri amministrativi almeno del 25% per tutti e almeno del 35 per cento per le piccole e medie imprese faremo tutto quello che possiamo per impedire che l’Europa venga soffocata dalle sue stesse regole.
SERVONO MISURE STRUTTURALI, ITALIA HUB NELL’AMBITO DEL PIANO MATTEI
“Sulla sicurezza energetica: serve su questo un’azione comune europea. Abbiamo fatto importanti progressi negli ultimi anni ma molto resta ancora da fare per superare le nostre vulnerabilità. I prezzi dell’energia troppo alti sono un freno evidente alla nostra competitività e per questo servono misure immediate e strutturali” ha detto la presidente del Consiglio. “Il piano d’azione per l’energia accessibile presentato contestualmente al Clean industrial deal Individua misure urgenti per la volatilità dei prezzi dell’energia per aumentare la resilienza del sistema energetico nell’Unione Europea ma servono anche misure a lungo termine e tra queste la riforma del mercato elettrico europeo adottata a luglio scorso rappresenta un importante passo avanti per un mercato elettrico europeo più resiliente più flessibile capace di garantire stabilità e brevi e prevedibilità dei prezzi – ha proseguito Meloni -. Ma sarà evidentemente fondamentale assicurarne un’attuazione veloce occorre proseguire nel cammino avviato per migliorare la nostra efficienza energetica, rafforzare sempre di più le nostre interconnessioni. L’Italia da questo punto di vista si è candidata come sapete a diventare l’hub di approvvigionamento e distribuzione in grado di fare incontrare l’offerta esistente e potenziale del continente africano e la domanda europea di energia. È un’ambizione alla quale diamo voce anche attraverso il piano Mattei che ha tra i suoi pilastri proprio l’energia e che il governo sta lavorando per europeizzare internazionalizzare sempre più rafforzando sia le sinergie con il Global gateway dell’Unione Europea sia quelle con la partnership for Global infrastructure investment in lanciata in ambito G7”, ha concluso la premier.