Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, durante il Question time in Senato, ha spiegato che “le AIA hanno come obiettivo il continuo miglioramento delle prestazioni ambientali connesse all’esercizio delle installazioni”
“L’impegno profuso da questo Governo per salvaguardare la produzione dello stabilimento di Taranto ed i livelli occupazionali sono di tutta evidenza, a partire dal rafforzamento patrimoniale della gestione dell’impianto siderurgico, nella consapevolezza che senza siderurgia non c’è prospettiva di sviluppo per il nostro Paese. Ed è necessario rammentare alcuni passaggi rilevanti che hanno caratterizzato l’azione del governo con il finanziamento disposto da Invitalia ad Acciaierie d’Italia nel 2023 per 680 milioni e con l’attivazione dell’amministrazione straordinaria dello scorso 20 febbraio 2024, e poi estesa anche alla holding”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante il Question time in Senato, ha risposto ad un’interrogazione sulle autorizzazioni ambientali agli impianti siderurgici Ex Ilva di Taranto.
EX ILVA, PICHETTO: “SALVAGUARDIA PRODUZIONE DEVE ANDARE DI PARI PASSO CON TUTELA AMBIENTE”
Per Pichetto “è fondamentale ribadire quanto il governo condivida pienamente il principio per cui la salvaguardia della produzione dello stabilimento di Taranto deve andare di pari passo con le azioni da intraprendere per la tutela dell’ambiente e del territorio, nonché della salute dei cittadini, oltre che il mantenimento dei livelli occupazionali.
Tanto è vero che si è avviato il procedimento di rinnovo dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), prima che si concludessero tutte le procedure di vendita degli asset, e quindi per mettere in condizioni i futuri proprietari di esercire l’impianto con le migliori garanzie di sostenibilità ambientale”.
PICHETTO: “IL PROCEDIMENTO DI RIESAME DELL’AIA È IN CORSO”
“Il relativo procedimento di riesame – ha spiegato Pichetto – è attualmente in corso. Pertanto, le risposte ai quesiti formulati per gli specifici aspetti richiesti in materia ambientale potranno essere fornite successivamente alla emanazione del provvedimento di AIA. Per quanto riguarda il rinnovo dell’autorizzazione con possibili impegni, è necessario precisare che le AIA hanno come obiettivo il continuo miglioramento delle prestazioni ambientali connesse all’esercizio delle installazioni”.
L’INCIDENTE DEL 7 MAGGIO E IL SEQUESTRO DELL’ALTOFORNO 1
“Per quanto di competenza del Ministero che rappresento, a seguito dell’incidente (l’incendio del 7 maggio scorso, provocato dalla rottura di una tubiera del campo di colata dell’altoforno, ndr), in conformità a quanto previsto nella fattispecie, dall’articolo 29-undecies, comma 2, del D.lgs. 152/2006, l’Autorità di controllo sta effettuando le verifiche di competenza ad esito delle quali potranno essere adottate eventuali azioni necessarie, al fine di limitare le conseguenze ambientali e prevenire il ripetersi di eventi analoghi.
Inoltre, da quanto appreso dal MIMIT, appare che a seguito dell’incidente del 7 maggio la procura di Taranto ha sequestrato l’altoforno 1. La società ha quindi formulato più istanze con la richiesta di alcuni interventi finalizzati a consentire ‘la rimessa in marcia dell’altoforno compatibilmente con le esigenze di sicurezza e probatorie’ per salvaguardare l’integrità dell’altoforno e la capacità produttiva dell’impianto.
LE CONSEGUENZE DELL’INCIDENTE ALL’ALTOFORNO SULLA VENDITA DELL’EX ILVA
Dal canto suo la procura, sentita l’ARPA Puglia, ha accolto solo in parte queste istanze che di conseguenza non sono state ritenute sufficienti dalla società per garantire la messa in sicurezza e la riattivazione dell’impianto. Il governo ha pertanto preso atto che da queste decisioni potrebbero esserci delle ricadute non solo occupazionali ma anche e soprattutto economiche, in virtù del fatto che gli interessati potrebbero rivedere le loro posizioni e quindi anche l’offerta di acquisto dell’intero impianto Ilva”.