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Il prezzo della benzina non scende con il taglio delle accise: Associazioni consumatori sul piede di guerra

Assoutenti invoca l’intervento di Mr. Prezzi, Federconsumatori avvia un monitoraggio settimanale sui listini. Per Assocostieri criticità operative per le tempistiche di pubblicazione del decreto

Malgrado il taglio delle accise operato dal Governo, il prezzo della benzina è aumentato. Per questo le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra e invocano interventi immediati.

FEDERCONSUMATORI: L’ACCISA SCENDE, IL PREZZO DELLA BENZINA NO. AVVIATO MONITORAGGIO SETTIMANALE SU LISTINI

“Abbiamo aspettato qualche giorno per monitorare l’andamento dei prezzi dei carburanti alla luce dell’abbassamento dell’accisa sulla benzina, illudendoci che le mancate diminuzioni di prezzo fossero dovute a qualche ritardo nell’adeguamento dei listini. A fronte dell’aumento immediato del prezzo del diesel, infatti, il prezzo della benzina non solo non ha registrato alcun calo, ma è addirittura aumentato. Nel dettaglio, il prezzo sarebbe dovuto scendere di circa 2 centesimi al litro (per effetto del calo dell’accisa e dell’IVA su essa applicata), invece è aumentato di 1 centesimo”, ha tuonato Federconsumatori.

Un’anomalia che, se proseguirà con la stessa tendenza e intensità fino a fine anno, potrebbe mandare in fumo oltre 56 euro di costi diretti per ogni automobilista con un’auto a benzina, con un impatto significativo sulle famiglie, già provate dal caro-vita e dall’instabilità dei mercati energetici.

“Chiediamo massima trasparenza e vigilanza da parte delle istituzioni competenti, affinché i benefici della discesa delle accise sulla benzina non siano annullati da intollerabili fenomeni speculativi, che devono essere tempestivamente contrastati e puniti. Per fare chiarezza sull’andamento dei prezzi alla pompa, alla luce di tali dinamiche, Federconsumatori annuncia l’avvio di un monitoraggio settimanale dei prezzi dei carburanti, che terrà conto non solo delle variazioni di mercato e delle accise, ma anche dell’andamento del cambio Euro/Dollaro”.

ASSOUTENTI: DA MANCATO RIBASSO ACCISE DANNO DA OLTRE 370 MLN DI EURO ANNUI PER AUTOMOBILISTI. INTERVENGA MR PREZZI

Il mancato ribasso del prezzo della benzina ai distributori come effetto del riordino delle accise scattato lo scorso 15 maggio, provoca un danno da oltre 370 milioni di euro annui per la platea di automobilisti che possiede una autovettura alimentata a verde, ha affermato Assoutenti, che ha chiesto l’intervento di Mister Prezzi. “Sulla rete italiana l’andamento dei listini alla pompa sembra non rispondere alle misure fiscali introdotte dal governo – ha spiegato il presidente Gabriele Melluso – Mentre infatti il prezzo del gasolio è aumentato immediatamente per effetto dell’aumento delle accise di 1,5 centesimi al litro, quello della benzina non ha seguito analogo trend, e i cali dei listini alla pompa sono infinitesimali”.

Indipendentemente dall’andamento dei prezzi industriali dei carburanti, il mancato taglio delle accise sulla benzina porta, secondo i calcoli di Assoutenti, a un danno economico per gli automobilisti italiani pari a circa 370 milioni di euro annui, circa 22 euro all’anno ad autovettura alimentata a benzina circolante in Italia, ipotizzando una media di due pieni al mese. “Per tale motivo chiediamo oggi l’intervento di Mister Prezzi, affinché apra una approfondita indagine su tale anomalia tesa a fermare qualsiasi forma di speculazione sulle tasche dei cittadini” conclude Melluso.

ASSOCOSTIERI: CRITICITÀ OPERATIVE DOPO IL DECRETO DEL 14 MAGGIO

Oltre alle associazioni dei consumatori anche Assocostieri, Associazione nazionale che rappresenta la logistica energetica in Italia e aderente a Conftrasporto e Confcommercio – Imprese per l’Italia, ha espresso forte preoccupazione per i disagi operativi causati dalla pubblicazione del Decreto 14 maggio 2025, sulla “Revisione delle disposizioni in materia di accise”.

Il provvedimento, ricordato l’associazione, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 110 del 14 maggio 2025 in tarda serata (oltre le ore 21:30), ed è entrato in vigore già dal giorno successivo, stabilendo la riduzione di 1,50 centesimi di euro per litro dell’accisa sulla benzina e, contestualmente, l’aumento della medesima aliquota sul gasolio impiegato come carburante. “Questa tempistica ristretta, priva di un preavviso adeguato, ha generato notevoli difficoltà per le imprese associate, impedendo una tempestiva e corretta comunicazione delle nuove aliquote ai soggetti obbligati. Ne sono derivate criticità nella gestione amministrativa e operativa, in particolare nell’emissione degli e-DAS e nell’applicazione delle corrette aliquote sui prodotti in transito o in fase di estrazione dai depositi. La situazione ha determinato, soprattutto nella mattinata del 15 maggio, errori e incertezze non imputabili agli operatori, legati anche alla movimentazione di prodotti pervenuti nei depositi prima dell’entrata in vigore del decreto”.

Assocostieri ha chiesto quindi per il futuro che provvedimenti aventi impatto sulle accise “vengano pubblicati con un congruo anticipo rispetto alla loro efficacia, così da garantire un’applicazione uniforme, corretta e priva di disfunzioni operative. È altrettanto importante che tali misure siano accompagnate da indicazioni chiare e tempestive da parte delle Amministrazioni competenti, a beneficio dell’intero sistema logistico-energetico nazionale”.

L’Associazione ha comunque confermato la propria disponibilità a collaborare con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per individuare soluzioni che possano assicurare efficacia normativa e sostenibilità gestionale per gli operatori del settore.

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