Stop al vento, via libera alle trivelle: il piano shock del presidente USA non si ferma e si allarga anche alle auto elettriche…
Il blocco all’eolico offshore brucia miliardi di dollari, ma il presidente prosegue dritto per la sua strada. Dopo aver congelato i nuovi progetti eolici offshore, sta valutando di revocare anche le autorizzazioni già rilasciate. Come se non bastasse, in queste ore il Senato sta discutendo una legge per eliminare gli incentivi federali all’acquisto di auto elettriche e introdurre tasse per Ev ed ibride. Nel frattempo, al motto di “Drill Baby Drill”, il presidente americano continua a spingere sulle trivellazioni di petrolio e gas, allargando il perimetro all’Artico e alle coste statunitensi.
LA SCURE DI TRUMP SI ABBATTE ANCHE SULLE AUTO ELETTRICHE
Il Senato USA sta discutendo una legge che eliminerebbe il credito d’imposta federale di 7.500 dollari per le auto elettriche nuove e 4.000 dollari per le usate, con effetto entro sei mesi dall’entrata in vigore (90 giorni per le usate). La proposta include anche tasse annuali di 250 dollari per le elettriche e 100 dollari per le ibride, giustificate dai presunti costi di manutenzione stradale. Una misura potrebbe rallentare la crescita delle vendite EV, che però nel 2025 hanno comunque visto un aumento del 5% negli USA e del 30% a livello globale.
Il testo passerà ora alla commissione del Senato per eventuali modifiche, poi dovrà essere votato in plenaria e infine dalla Camera dei Rappresentanti prima di diventare legge. Se approvata, la misura potrebbe rallentare le vendite di Ev negli USA e la transizione green. Il rovescio della medaglia è che i produttori potrebbero premere sull’acceleratore delle esportazioni verso l’Europa, Italia inclusa. Una scelta che potrebbe portare a un progressivo calo dei prezzi nel medio periodo.
STOP ALLE CONCESSIONI DI EOLICO OFFSHORE
A gennaio di quest’anno un ordine esecutivo di Trump ha sospeso ogni nuova concessione, progetto e approvazione di progetti per il leasing eolico offshore nelle aree della Outer Continental Shelf (OCS). Il provvedimento ha generato ritardi e cancellazioni per oltre 21 GW di capacità eolica programmata. Le ricadute sugli investimenti potrebbero ammontare a decine di miliardi di dollari, secondo Politico. Basti pensare che anche progetti avanzati come Empire Wind 1, al 30% di completamento, sono stati bloccati temporaneamente attraverso un’ordinanza interna firmata dal segretario all’Interno Doug Burgum.
RIPARTONO LE TRIVELLAZIONI DI GAS E PETROLIO
Al tempo stesso, Trump sta portando nuovamente alla ribalta gas e petrolio. Sempre a gennaio il presidente americano ha dichiarato lo “stato d’emergenza energetica”. Un pretesto per espandere rapidamente la perforazione e la produzione di combustibili fossili, pilastri della nuova strategia energetica Usa. Il tycoon ha revocato il bando sulle concessioni petrolifere e gasifere offshore, deciso da Biden. Inoltre, ha reso nuovamente disponibili per la perforazione ampie aree, comprese quelle dell’Artico e dell’Alaska.