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Allarme di ACER sulle reti elettriche: “Procedure troppo lente, serve una riforma per accelerare sulle rinnovabili”

Le raccomandazioni dell’ACER si muovono su un doppio binario: da un lato, misure volte a rafforzare il processo TEN-E per affrontare le sfide attuali; dall’altro, interventi mirati a semplificarlo.

L’ACER, l’Agenzia dell’UE per i regolatori dell’energia, lancia un forte appello per una revisione radicale del quadro normativo che governa lo sviluppo delle reti elettriche europee. In una serie di raccomandazioni mirate, l’Agenzia chiede di semplificare e snellire le complesse procedure di pianificazione, di rafforzare la propria supervisione e di identificare con maggiore efficacia le necessità infrastrutturali per accelerare la transizione energetica e collegare la crescente ondata di impianti rinnovabili.

La posizione è stata messa nero su bianco oggi da ACER, che ha pubblicato una serie di raccomandazioni ufficiali per la revisione del Regolamento sulle Reti Energetiche Transeuropee (TEN-E). Le proposte arrivano in un momento cruciale, mentre la Commissione Europea sta elaborando un nuovo “Pacchetto Reti” per rispondere alla necessità di investire oltre 1.200 miliardi di euro entro il 2040 per modernizzare le autostrade elettriche del continente.

UN QUADRO NORMATIVO DA RAFFORZARE E SEMPLIFICARE

Le raccomandazioni dell’ACER si muovono su un doppio binario: da un lato, misure volte a rafforzare il processo TEN-E per affrontare le sfide attuali; dall’altro, interventi mirati a semplificarlo.
L’Agenzia propone misure pratiche per rendere più agili i processi di elaborazione dei Piani di Sviluppo della Rete a Dieci Anni (TYNDP) e per snellire la selezione e il monitoraggio dei Progetti di Interesse Comune (PCI), i grandi progetti infrastrutturali che beneficiano di procedure accelerate e accesso a finanziamenti. Le proposte, inoltre, riconoscono il valore di soluzioni alternative, come le opzioni “non-wire” (non basate su cavi), per aumentare la capacità della rete elettrica in modo più efficiente e meno invasivo.

LE RACCOMANDAZIONI CHIAVE: PIÙ POTERE AD ACER E PRIORITÀ ALLE INFRASTRUTTURE CRITICHE

Nel dettaglio, ACER raccomanda di:
Rafforzare la supervisione regolatoria: L’Agenzia chiede un potenziamento del proprio ruolo nella supervisione delle metodologie chiave per lo sviluppo degli scenari energetici e per la pianificazione delle infrastrutture a livello europeo, per garantire un approccio più coordinato e coerente.
Migliorare l’identificazione e la definizione delle priorità: È necessario stabilire meccanismi più efficaci per assicurare che le lacune infrastrutturali critiche vengano identificate tempestivamente e affrontate con le soluzioni più adatte, evitando ritardi che potrebbero compromettere la sicurezza degli approvvigionamenti.

Snellire e semplificare i processi TEN-E: Sulla base dell’esperienza maturata, le procedure di sviluppo della rete, selezione e monitoraggio dei PCI devono essere rese più efficienti e trasparenti, imparando dalle lezioni del passato per evitare di ripetere gli stessi errori.

LE AREE DI INTERVENTO: DAGLI SCENARI AI COSTI TRANSFRONTALIERI

Le proposte di ACER si concentrano su aree tecniche cruciali per la pianificazione delle reti. L’Agenzia chiede un migliore coordinamento tra le associazioni dei gestori di rete europei (ENTSO-E per l’elettricità e ENTSOG per il gas) nello sviluppo degli scenari energetici futuri. Altri punti focali sono l’identificazione delle reali necessità infrastrutturali, il miglioramento del processo di selezione dei Progetti di Interesse Comune e, infine, la delicata questione dell’allocazione transfrontaliera dei costi (CBCA), uno dei nodi più complessi da sciogliere per realizzare le grandi interconnessioni europee.
L’Agenzia conclude sottolineando che, mentre alcune delle sue raccomandazioni richiederanno modifiche legislative, molte altre potrebbero già essere realizzate attraverso una migliore e più efficace applicazione del quadro normativo attualmente in vigore.

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