La delega prevede un riordino totale: dalle nuove centrali alla gestione delle scorie. Pichetto: “Norme attuative entro 12 mesi, scelte entro fine legislatura”.
Il Governo accelera sul ritorno dell’energia nucleare in Italia. Domani sera, il Consiglio dei Ministri esaminerà in via definitiva il disegno di legge che delega l’esecutivo a riscrivere da zero l’intera disciplina del settore, aprendo la strada alla costruzione di nuove centrali sostenibili, alla gestione dei rifiuti radioattivi e allo sviluppo della fusione.
A confermarlo sono le parole del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che questa mattina ha delineato la roadmap del provvedimento. La base di partenza è un articolato disegno di legge delega che mira a dotare il Paese di un quadro normativo completo per affrontare le sfide della decarbonizzazione e dell’indipendenza energetica.
LA DELEGA AL GOVERNO: 12 MESI PER CAMBIARE TUTTO
Il cuore del provvedimento è una delega legislativa che darà al Governo dodici mesi di tempo, a partire dall’entrata in vigore della legge, per adottare uno o più decreti attuativi. L’obiettivo è definire una nuova disciplina per la produzione di energia da fonte nucleare, nel rispetto degli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 e con il fine di garantire sicurezza e indipendenza energetica, contenendo al contempo i costi per famiglie e imprese.
UN PROGRAMMA A 360 GRADI: DAI NUOVI REATTORI ALLE SCORIE
Il testo del disegno di legge delinea un intervento omnicomprensivo. La delega non si limiterà a normare la costruzione di nuovi impianti, ma affronterà l’intero ciclo di vita del nucleare. L’oggetto del provvedimento spazia dalla definizione di un Programma nazionale per lo sviluppo del nucleare alla disciplina per la sperimentazione, localizzazione e costruzione di nuove centrali a fissione, anche per la produzione di idrogeno. Parallelamente, normerà la disattivazione degli impianti esistenti, la gestione dei rifiuti radioattivi e lo sviluppo dell’energia da fusione.
GOVERNANCE E SICUREZZA: VERSO UNA NUOVA AUTORITÀ INDIPENDENTE
Un punto cruciale della delega sarà il riordino completo della governance del settore. Il testo prevede una revisione delle competenze di sicurezza, vigilanza e controllo, aprendo alla possibilità di istituire un’autorità amministrativa indipendente per la sicurezza nucleare, sul modello delle agenzie internazionali. La delega include anche la disciplina per la formazione di nuove figure professionali e il sostegno all’intera filiera industriale.
I PRINCIPI GUIDA: SOSTENIBILITÀ, SICUREZZA AIEA E TECNOLOGIE AVANZATE
I decreti legislativi dovranno essere adottati nel rispetto di principi stringenti. Si dovrà perseguire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, in linea con la tassonomia europea e i parametri tecnici dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Verranno individuate le tipologie di impianti abilitabili, incluse le tecnologie modulari o avanzate (SMR), e si dovrà fare riferimento alle migliori tecnologie per minimizzare la produzione di rifiuti. Saranno inoltre definiti i procedimenti per la localizzazione degli impianti, che avverrà su istanza dei proponenti.
L’ITER E LE PAROLE DEL MINISTRO PICHETTO
“Comuni e regioni hanno espresso il parere di merito e nel Consiglio dei Ministri di domani sera dovrebbe esserci l’ultimo passaggio per poi andare al Parlamento”, ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin a margine dell’Italian Energy Summit. “Fondamentale è che, svolto l’iter della legge delega, dobbiamo entro i 12 mesi successivi redigere e portare avanti le norme di attuazione”. Il Ministro ha poi aggiunto: “Naturalmente il Parlamento poi valuterà secondo i propri tempi l’iter, ma per fine legislatura daremo a questo Paese le condizioni per fare delle scelte”.
COPERTURE FINANZIARIE E CAMPAGNE INFORMATIVE
Il disegno di legge prevede anche le necessarie coperture finanziarie. Per l’attuazione degli investimenti, si attingerà a risorse già assegnate al MASE per 20 milioni di euro all’anno per il triennio 2027-2029. Per le campagne di informazione ai cittadini sulla sicurezza e sostenibilità del nucleare, è autorizzata una spesa di 1,5 milioni di euro per il 2025 e di 6 milioni per il 2026.