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Bollette e contratti, allarme dei consumatori sulla riforma dell’energia

Chieste schede informative standard per le offerte e lo stop ai distacchi per le famiglie in povertà energetica. Le associazioni: “Servono tutele reali, non solo principi”.

Un appello unanime per trasformare i principi della nuova direttiva europea sull’energia in tutele concrete e accessibili per tutti i cittadini, a partire dai più vulnerabili. È questo il messaggio lanciato dalle principali associazioni dei consumatori durante un’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati. Nel mirino c’è lo schema di decreto legislativo che recepisce le nuove norme UE per il mercato elettrico: un’iniziativa apprezzata nelle intenzioni, ma ritenuta insufficiente e potenzialmente inefficace senza correttivi mirati a garantire trasparenza, equità e protezione.

CHIAREZZA SU CONTRATTI E OFFERTE: LA RICHIESTA DI FOGLI INFORMATIVI STANDARD

Il primo e più pressante fronte di intervento riguarda la giungla dei contratti. Le associazioni chiedono a gran voce che il diritto, previsto dalla direttiva, ad avere almeno un’offerta a prezzo fisso per un anno non resti una chimera. Per evitare confusione e sorprese in bolletta, Movimento Difesa del Cittadino (MDC) e Udicon propongono che l’Autorità per l’energia (Arera) obblighi i fornitori a utilizzare un foglio informativo standardizzato per tutte le offerte, dove siano immediatamente visibili il prezzo, i rischi, i benefici e le eventuali penali per il recesso anticipato. “Senza chiarezza il rischio di confusione è alto”, ha sottolineato Francesco Luongo di MDC, chiedendo anche il divieto di modifiche unilaterali dei contratti, se non in casi di eccezionale gravità.

TUTELA DEI PIÙ VULNERABILI: “STOP AI DISTACCHI PER MOROSITÀ INVOLONTARIA”

Una delle preoccupazioni maggiori riguarda la protezione delle fasce più deboli della popolazione. Sebbene la norma affidi ad Arera il compito di tutelare i clienti vulnerabili, le associazioni la ritengono una misura ancora troppo vaga. “Lo riteniamo un contenitore vuoto finché non esisteranno criteri nazionali uniformi per identificare le famiglie in povertà energetica”, ha spiegato Luongo. La richiesta più forte, avanzata da MDC, è quella di inserire esplicitamente nella legge il divieto di distacco della fornitura per morosità involontaria per queste famiglie. Udicon rincara la dose, suggerendo la sospensione dei distacchi per tutti nei critici periodi invernali.

COMUNITÀ ENERGETICHE: UN’OPPORTUNITÀ FRENATA DALLA BUROCRAZIA

Le nuove norme sull’autoconsumo e le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono viste come un’innovazione strategica, capace di rendere i cittadini protagonisti della transizione. Tuttavia, emerge il timore che la complessità delle procedure le renda un’opportunità “soltanto per i più esperti o per gruppi organizzati”. Per questo, sia MDC che Codici e Udicon chiedono che Arera emani linee guida chiare e semplificate per l’attivazione e che vengano definiti schemi contrattuali standard e procedure di conciliazione dedicate per risolvere le controversie tra i membri delle comunità.

RECLAMI E CONCILIAZIONI: IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI E I RISCHI DELLE OFFERTE BUNDLE

Un altro capitolo fondamentale riguarda la gestione dei contenziosi. Assoutenti, con il suo presidente Furio Truzzi, chiede di introdurre per legge la possibilità per il consumatore di avvalersi di un’associazione per la gestione dei reclami, arrivando a proporre una “delega in bolletta” per l’iscrizione. Da parte sua, Francesco Rossolini di Codici ha messo in guardia contro le offerte “bundle”, che abbinano servizi energetici e telefonici: “È importante che il contratto collegato non sia un escamotage affinché l’operatore fugga dal vincolo delle conciliazioni”. Si chiede inoltre un potenziamento dei poteri decisionali di Arera, portandoli al livello di quelli di Agcom.

NON SOLO DIGITALE: “OBBLIGATORIO MANTENERE SPORTELLI FISICI E TELEFONICI”

Infine, in un’epoca di crescente digitalizzazione, arriva un monito a non lasciare indietro nessuno. Il Movimento Difesa del Cittadino ha sollevato la necessità di inserire un emendamento che obblighi fornitori e gestori a mantenere attivi sportelli fisici e canali di assistenza telefonica, per garantire un punto di contatto diretto a chi ha meno dimestichezza con gli strumenti digitali. Un appello a rafforzare il ruolo di vigilanza di Arera, affinché pubblichi dati chiari e disaggregati sull’andamento dei prezzi e sull’efficacia delle tutele, completa il quadro delle richieste avanzate.

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