La spinta del GNL (+38,5%) e gli stoccaggi al 92% rafforzano la sicurezza energetica. L’AD Scornajenchi: “Solidi in un contesto globale volatile e incerto”.
Snam chiude i primi nove mesi del 2025 con risultati finanziari in forte crescita, superando le attese e migliorando le previsioni per l’intero anno su Ebitda, utile netto e indebitamento. Forte di questa performance, la società ha deliberato un aumento del 4% dell’acconto sul dividendo per gli azionisti. I dati, che testimoniano la solidità industriale e finanziaria del gruppo, sono stati approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione riunitosi sotto la presidenza di Alessandro Zehentner.
UTILI IN DOPPIA CIFRA E CONTI SOTTO CONTROLLO
Il quadro che emerge dai conti approvati è quello di una società in piena salute, capace di navigare con successo in un contesto globale ancora volatile. I ricavi totali si sono attestati a 2.846 milioni di euro, segnando un incremento del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, trainati principalmente dal business regolato delle infrastrutture gas. Questa crescita si è riflessa direttamente sulla marginalità, con un Ebitda rettificato salito a 2.227 milioni di euro (+6,6%). Ancora più marcato è stato il balzo dell’utile netto rettificato, che ha raggiunto 1.096 milioni di euro, registrando una crescita a doppia cifra del 10%, grazie anche al maggior contributo delle società partecipate. Sul fronte finanziario, il costo del debito è rimasto stabile intorno al 2,6%, mentre l’indebitamento finanziario netto è sceso a 17.426 milioni di euro, in riduzione rispetto alla fine del secondo trimestre 2025.
SICUREZZA ENERGETICA, IL MOTORE DELLA CRESCITA
A sostenere questi numeri è una solida performance operativa che rafforza il ruolo di Snam come pilastro della sicurezza energetica nazionale. A fine settembre, il livello di riempimento degli stoccaggi ha raggiunto il 92%, ben 10 punti percentuali sopra la media europea. Un contributo decisivo è arrivato dal Gas Naturale Liquefatto (GNL), con i volumi immessi in rete aumentati del 38,5% rispetto ai primi nove mesi del 2024, anche grazie alla piena operatività della flotta di navi rigassificatrici (FSRU). In un quadro di domanda di gas nazionale in leggera crescita (+2%), si è registrata anche una netta impennata dell’export: 1,5 miliardi di metri cubi sono stati inviati verso l’estero, un valore quintuplicato rispetto agli 0,3 miliardi dello stesso periodo del 2024.
INVESTIMENTI, SOSTENIBILITÀ E LA SVOLTA STRATEGICA IN SARDEGNA
La rotta tracciata dalla società guarda con decisione al futuro, con investimenti totali che hanno raggiunto 1.767 milioni di euro, in aumento del 19% rispetto a settembre 2024, e oltre 850 cantieri attivi. Una parte significativa di questi investimenti, il 57%, è allineata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU. In questa strategia si inserisce anche il recente accordo di esclusiva per l’acquisizione di Higas in Sardegna, un’operazione che prevede la conversione del deposito costiero di GNL di Oristano in un terminale di rigassificazione FSRU. L’impegno sulla sostenibilità è stato inoltre premiato per il quinto anno consecutivo con il “Gold Standard” delle Nazioni Unite per la riduzione delle emissioni di metano.
UNO SGUARDO AL FUTURO: GESTIRE LA VOLATILITÀ E CONFERMARE GLI OBIETTIVI
Nonostante l’incertezza geopolitica e la volatilità dei mercati, l’evoluzione della gestione di Snam si preannuncia solida. Il calo delle forniture di gas russo è stato efficacemente compensato da un maggiore afflusso di GNL, soprattutto dagli Stati Uniti. Contrariamente agli scenari comunitari, le stime per il 2025 prevedono un aumento della domanda di gas in Italia, a causa del minor import di elettricità e della ridotta produzione idroelettrica. In questo contesto, l’azienda conferma di non registrare criticità operative e prosegue con il suo programma di investimenti, mantenendo una solida struttura finanziaria, come testimoniato anche dall’upgrade del rating a A- da parte di S&P.
GUIDANCE RIVISTA AL RIALZO E PIÙ VALORE PER GLI AZIONISTI
In virtù della performance registrata, il management ha migliorato gli obiettivi finanziari per il 2025. L’EBITDA adjusted è ora atteso a circa 2,95 miliardi di euro, l’utile netto adjusted a circa 1,42 miliardi, mentre l’indebitamento finanziario netto è previsto scendere a circa 18 miliardi. La fiducia nei risultati ha portato alla decisione di distribuire un acconto sul dividendo 2025 di 0,1208 euro per azione, in crescita del 4%. “Siamo molto orgogliosi di questi risultati”, ha commentato l’Amministratore Delegato Agostino Scornajenchi. “L’ottima performance di questi nove mesi ci consente di migliorare la guidance, a conferma del percorso intrapreso per una creazione di valore sostenibile nel lungo periodo”.


