“Nessuna bozza, guardiamo al 2026”. L’atteso intervento per calmierare le bollette di luce e gas richiederà più tempo, ha spiegato il ministro Pichetto, confermando la strategia in due tempi del governo.
Arriva la fumata bianca sul primo, fondamentale tassello del nuovo Dl Energia. La parte tecnica del provvedimento, che include la cruciale mappa delle aree idonee per le rinnovabili, è pronta e l’intesa politica con i ministeri dell’Agricoltura e della Cultura è stata raggiunta. A sbloccare l’impasse è il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che a margine di un evento sulla Cop30 ha confermato l’imminente approdo del testo in Consiglio dei Ministri, mentre per il secondo decreto, quello sui prezzi, i tempi si allungano.
VIA LIBERA AL DECRETO SU RETI, CCS E AREE IDONEE
Il primo pacchetto di norme è definito nei dettagli. “La parte tecnica dovrebbe essere a posto”, ha dichiarato Pichetto, elencando i contenuti del provvedimento: “Il Dl Energia con la parte Reti, Ccs (cattura e stoccaggio della CO2), Data Center, Gas release e Aree idonee dovrebbe essere a posto”. L’approvazione finale è quindi solo questione di giorni, dopo il rinvio della scorsa settimana dovuto all’assenza del ministro, impegnato a Bruxelles.
TROVATA LA QUADRA SULLE AREE PER LE RINNOVABILI
Il nodo politicamente più complesso, quello sulla localizzazione degli impianti di energia pulita, sembra essere stato sciolto. “Siamo d’accordo con il ministro Lollobrigida e con il ministro Giuli”, ha assicurato Pichetto, “credo che gli uffici abbiano trovato la formulazione più corretta. Basta rispettare il decreto agricoltura”. La soluzione, quindi, risiede nel pieno rispetto delle norme già in vigore a tutela dei terreni agricoli, un punto di equilibrio che ha permesso di superare le resistenze e dare il via libera a una mappa attesa da mesi dagli operatori.
SLITTA L’INTERVENTO SUI PREZZI: “GUARDIAMO AL 2026”
Mentre il primo decreto è in dirittura d’arrivo, il secondo, quello destinato a intervenire sul sistema dei prezzi di luce e gas, è ancora in alto mare. Pichetto Fratin frena rispetto alle precedenti dichiarazioni che lo davano in arrivo entro fine anno: “Il ragionamento sui prezzi è un ragionamento che stiamo facendo ma non abbiamo ancora neanche un minimo di formulazione, si guarda in ottica 2026”. L’intervento, che riguarderà “energia elettrica e gas”, richiederà dunque un’analisi più approfondita e slitta al prossimo anno.
UNA STRATEGIA CONFERMATA IN DUE TEMPI
Viene così confermata la strategia del governo di procedere con un doppio binario. Già la scorsa settimana il ministro aveva anticipato la volontà di sdoppiare il complesso “Decreto Energia” per accelerare almeno sulla parte infrastrutturale. Il primo provvedimento, dedicato a reti e autorizzazioni, è ora pronto per il via libera definitivo, mentre per le misure destinate ad avere un impatto più diretto sulle bollette dei cittadini e delle imprese bisognerà attendere ancora.


