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Acea, Utile a +46%: conti da record e guidance rivista al rialzo

La multiutility romana alza le stime sull’EBITDA 2025 a +8/+10% grazie a una crescita robusta nei primi nove mesi.

Investimenti oltre il miliardo, focus sui business regolati che generano il 95% del margine. ACEA chiude i primi nove mesi del 2025 con risultati in forte crescita, tanto da spingere il management a migliorare le previsioni per l’intero anno. Il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Barbara Marinali, ha approvato un resoconto intermedio di gestione che evidenzia un utile netto consolidato di 415 milioni di euro, in aumento del 46% rispetto allo stesso periodo del 2024, e un EBITDA pro-forma che sfiora 1,1 miliardi di euro (+8%).

PALERMO: “AZIENDA PIÙ SOLIDA, PERCORSO DI CRESCITA CONFERMATO”

“Grazie al forte incremento dei risultati, Acea conferma il percorso di crescita organica e sostenibile,” ha dichiarato l’Amministratore Delegato, Fabrizio Palermo. “Questi risultati dimostrano l’efficacia delle azioni manageriali: abbiamo reso l’azienda più solida dal punto di vista finanziario ed industriale. L’ampia visibilità che abbiamo oggi sulla performance del Gruppo ci consente di rivedere al rialzo la guidance 2025 in termini di Ebitda.”

GUIDANCE 2025 RIVISTA AL RIALZO

Alla luce delle solide performance, la stima di crescita dell’EBITDA pro-forma per il 2025 è stata portata a un range tra +8% e +10%, rispetto al precedente +6%/+8%. Vengono invece confermati gli obiettivi di investimenti, previsti a circa 1,6 miliardi di euro, e il rapporto tra indebitamento netto ed EBITDA, atteso tra 3,4 e 3,5 volte.

LA SPINTA DECISIVA DAI BUSINESS REGOLATI

A trainare i conti della multiutility romana sono state le performance delle attività regolate (acqua, reti), che ormai contribuiscono per il 95% all’EBITDA di Gruppo. L’EBITDA pro-forma ricorrente, che esclude le partite non ordinarie, segna infatti un robusto +10%, raggiungendo 1.069 milioni di euro. L’utile netto, che balza a 415 milioni, beneficia anche della plusvalenza di 109 milioni di euro realizzata con la cessione della rete in Alta Tensione a Terna. Anche al netto di questa componente straordinaria, l’utile netto ricorrente mostra una solida crescita dell’8%, attestandosi a 301 milioni di euro.

INVESTIMENTI A PIENO REGIME SULLE INFRASTRUTTURE

Nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo ha impresso una forte accelerazione agli investimenti, che hanno raggiunto 1.010 milioni di euro (+6,1%). Il focus principale è stato sui business regolati, che hanno assorbito l’89% delle risorse (il 95% escludendo ACEA Energia). Nel dettaglio, l’area Acqua Italia ha visto investimenti per 593 milioni, mentre quella Reti e Illuminazione Pubblica ha raggiunto i 256 milioni. Questi interventi sono finalizzati a rendere le infrastrutture sempre più efficienti, resilienti e digitalizzate, anche attraverso l’uso di robotica e intelligenza artificiale.

STRATEGIA FOCALIZZATA E TERMOVALORIZZATORE

I risultati confermano l’efficacia della strategia del Gruppo, sempre più focalizzata sullo sviluppo di infrastrutture sostenibili in contesti regolati. In quest’ottica si inserisce la cessione ad Eni Plenitude delle attività commerciali di ACEA Energia, i cui proventi saranno reinvestiti nel potenziamento della rete di distribuzione elettrica di Roma. Proseguono, inoltre, le attività propedeutiche alla realizzazione del termovalorizzatore della Capitale, definito “infrastruttura chiave per una gestione dei rifiuti innovativa ed efficiente”.

INDEBITAMENTO SOTTO CONTROLLO

L’indebitamento finanziario netto del Gruppo sale a 5,08 miliardi di euro, ma il rapporto sul MOL si attesta a 3,39x, in linea con la guidance e a conferma della solidità finanziaria. Il debito è per l’80% a tasso fisso, con una durata media di 4,5 anni, a riparo da eventuali turbolenze sui tassi di interesse.

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