Il Parlamento converte il decreto che estende i poteri dell’Autorità per l’energia in regime di prorogatio. Approvati in Consiglio dei Ministri due nuovi provvedimenti urgenti per la siderurgia e le rinnovabili.
L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) potrà continuare a operare con pieni poteri anche dopo la scadenza del mandato dei suoi componenti. È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, la legge di conversione del decreto-legge varato dal Governo lo scorso 3 ottobre per assicurare la continuità delle funzioni dell’Authority in regime di prorogatio. Il provvedimento, approvato in via definitiva da Camera e Senato, è stato promulgato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e controfirmato dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
UNA RELAZIONE AL PARLAMENTO SUGLI ATTI URGENTI
Durante l’iter di conversione parlamentare, è stata introdotta una modifica significativa al testo originale. Un emendamento approvato dalle Camere prevede infatti che, al termine del mandato, i componenti dell’Autorità nominati nel 2018 dovranno trasmettere al Parlamento una relazione dettagliata. Il documento dovrà rendicontare tutti gli atti di ordinaria amministrazione e, soprattutto, quelli indifferibili e urgenti adottati durante il periodo di proroga, garantendo così un principio di trasparenza e controllo sull’operato dell’organismo in questa fase transitoria.
DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DUE NUOVI DECRETI-LEGGE
Contestualmente, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a due nuovi decreti-legge di grande impatto per il sistema produttivo ed energetico del Paese. Il primo introduce misure urgenti per garantire la continuità operativa degli stabilimenti ex Ilva, mentre il secondo interviene in materia di investimenti e produzione di energia da fonti rinnovabili.
EX ILVA: NUOVE RISORSE E TUTELE PER I LAVORATORI
Il provvedimento sulla siderurgia, approvato su proposta della Presidenza del Consiglio e dei ministri Urso e Calderone, sblocca risorse cruciali per il futuro di Acciaierie d’Italia. Viene autorizzato l’utilizzo dei 108 milioni residui del finanziamento ponte fino a febbraio 2026, data prevista per la conclusione della gara di vendita. Sul fronte sociale, vengono stanziati 20 milioni per il biennio 2025-2026 per integrare la cassa integrazione dei lavoratori. Il decreto interviene anche sul fondo di indennizzo per i proprietari di immobili del quartiere Tamburi e chiarisce alcuni aspetti legati ai contributi per le imprese energivore.
TRANSIZIONE 5.0 E AREE IDONEE PER LE RINNOVABILI
Il secondo decreto, proposto dai ministri Foti, Giorgetti, Pichetto e Urso, si concentra sulla transizione energetica. Le nuove norme intervengono sui crediti d’imposta previsti dal Piano Transizione 5.0, con l’obiettivo di incentivare ulteriormente gli investimenti delle imprese in beni strumentali che consentano una riduzione dei consumi energetici. Vengono inoltre apportate modifiche alla disciplina per l’individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, un tema centrale per accelerare lo sviluppo di nuova capacità pulita nel Paese.


