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Bruxelles promuove l’Italia sul PNRR: via libera alla rata da 12,8 miliardi

Certificato il raggiungimento dei 32 obiettivi: il totale incassato sale a 153 miliardi. Meloni: «Siamo in testa per attuazione». Foti: «Ora al lavoro per la nona tranche».

La Commissione europea ha dato oggi il via libera ufficiale al pagamento dell’ottava rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinata all’Italia, per un valore complessivo di 12,8 miliardi di euro. La decisione di Bruxelles certifica il pieno ed effettivo conseguimento di tutti i trentadue obiettivi previsti per questa fase, confermando l’allineamento di Roma con i cronoprogrammi concordati in sede comunitaria. Questo passaggio rappresenta uno snodo cruciale per la tabella di marcia del Piano, sbloccando risorse fondamentali per la prosecuzione dei cantieri e delle riforme.

LA SODDISFAZIONE DEL GOVERNO E IL PRIMATO ITALIANO

Il risultato è stato accolto con soddisfazione da Palazzo Chigi. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rivendicato il primato nazionale nell’attuazione del piano, sottolineando come l’approvazione europea dimostri la solidità dell’impegno governativo. L’obiettivo dichiarato dall’Esecutivo è sfruttare queste risorse per attuare cambiamenti strutturali e duraturi, investendo in riforme strategiche volte a incrementare la competitività del Paese. Sulla stessa linea il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti, che ha evidenziato come, con questo versamento, i trasferimenti totali all’Italia supereranno i 153 miliardi di euro dall’avvio del programma. Lo sguardo è già rivolto al futuro immediato: il lavoro prosegue per formalizzare la richiesta della nona rata, legata al raggiungimento di cinquanta nuovi obiettivi.

IMPRESE NEI BORGHI E TUTELA DEL TERRITORIO

Tra i traguardi validati dalla Commissione spiccano interventi mirati alla tutela ambientale e al tessuto economico locale. È stato implementato un sistema avanzato per il monitoraggio e la previsione dei rischi idrologici, strumento chiave anche per il contrasto allo smaltimento illecito dei rifiuti. Sul fronte della biodiversità, sono stati attivati investimenti per il ripristino dei fondali e degli habitat marini. Risultati significativi anche per l’economia dei piccoli centri: il Piano ha sostenuto oltre 2.600 imprese attive nei borghi storici, superando ampiamente il target iniziale fissato a 1.800 unità. Parallelamente, si è proceduto alla digitalizzazione della Guardia di Finanza, dotata ora di sistemi informativi innovativi per la lotta alla criminalità economica.

TELEMEDICINA E RICERCA: LA SALUTE AL CENTRO

Il via libera riguarda anche corposi investimenti nel settore sanitario e sociale. È stato raggiunto l’obiettivo di potenziare l’assistenza domiciliare attraverso la telemedicina, raggiungendo oltre 1,5 milioni di pazienti over 65 e concretizzando il concetto di casa come primo luogo di cura. Risorse importanti sono state destinate al potenziamento della ricerca biomedica del Servizio Sanitario Nazionale e al finanziamento di progetti su tumori e malattie rare o altamente invalidanti. In ambito sociale, sono stati definiti i passaggi necessari per attivare lo strumento finanziario dedicato all’efficientamento energetico dell’edilizia residenziale pubblica.

DALLE RINNOVABILI AI PAGAMENTI DELLA PA

Sul fronte delle riforme strutturali, l’ottava rata certifica l’adozione del Testo unico in materia di energie rinnovabili, un passo decisivo per la semplificazione normativa del settore energetico. Infine, un segnale positivo arriva dalla gestione finanziaria della Pubblica Amministrazione: sono stati raggiunti gli obiettivi relativi al rispetto dei tempi di pagamento da parte delle amministrazioni centrali e locali, delle Regioni, delle Province autonome e degli enti sanitari, rispondendo a una delle storiche criticità del sistema italiano.

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