Skip to content
Cybersicurezza

Cybersicurezza utility: investimenti triplicati a 670 milioni, ma serve un cambio di passo

Minacce in aumento del 40% nel settore energia: Utilitalia chiede strategie preventive e nuove tecnologie al forum con il ministro Pichetto Fratin.

A fronte di uno scenario globale sempre più instabile, le utility italiane hanno reagito triplicando le risorse destinate alla difesa digitale, portando gli investimenti a quota 670 milioni di euro nel 2024. È il quadro emerso oggi a Roma durante il forum “Cybersecurity, la nuova sfida delle utility”, dove la Federazione delle imprese di acqua, ambiente ed energia ha presentato i risultati dell’indagine KIC (Key Indicator Cybersecurity). L’evento ha evidenziato come, nonostante lo sforzo economico, sia necessaria un’ulteriore accelerazione per proteggere le infrastrutture critiche del Paese da attacchi sempre più frequenti e sofisticati.

CybersicurezzaIL BALZO DEGLI INVESTIMENTI E LE PRESENZE ISTITUZIONALI

I dati illustrati da Utilitalia segnalano una crescita esponenziale della spesa per la sicurezza informatica in un solo anno: se nel 2023 l’impegno economico rappresentava lo 0,33% del fatturato complessivo delle aziende, nel 2024 tale quota è salita allo 0,94%. Al forum, organizzato per definire le strategie di prevenzione e gestione del rischio, hanno preso parte figure di rilievo tra cui il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e il Direttore Generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi. L’iniziativa ha goduto del patrocinio dei Ministeri della Difesa e dell’Ambiente.

ESCALATION DELLE MINACCE NEL COMPARTO ENERGY

L’urgenza di rafforzare le difese è dettata dai numeri allarmanti forniti dall’ultimo Rapporto Clusit. Mentre a livello globale gli attacchi informatici sono cresciuti del 27,4% nel 2024, il comparto specifico di energy e utility ha subito un’aggressione ancora più marcata: nel primo trimestre del 2025 le minacce sono aumentate del 40% rispetto all’anno precedente, con proiezioni che indicano un’ulteriore crescita del 21% entro la fine dell’anno. In questo contesto, Utilitalia ha stimato che soltanto per il settore idrico, soggetto a una rapida digitalizzazione, il fabbisogno annuale per la sicurezza informatica ammonta a circa 40 milioni di euro.

LA SICUREZZA COME PRIORITÀ STRATEGICA

Luca Dal Fabbro, presidente di Utilitalia, ha delineato il nuovo orizzonte delle priorità aziendali. La cybersecurity non è più un aspetto accessorio, ma una sfida pari a quella climatica. Le imprese che gestiscono acqua, rifiuti ed energia devono conciliare la necessaria digitalizzazione dei servizi con la capacità di difendersi dai cyber attacchi. Tuttavia, l’analisi di PwC “2026 Global Digital Trust Insights survey” rivela un punto debole: nonostante l’aumento della spesa, solo il 24% delle aziende investe in modo sostanziale in misure proattive come monitoraggi e test, rimanendo ancorate a un approccio prevalentemente reattivo.

VERSO UN MODELLO RESILIENTE E LE QUATTRO DIRETTRICI

Per invertire la rotta, la Federazione indica la necessità di un cambio di paradigma verso un modello preventivo, in linea con la Direttiva NIS2 che coinvolgerà oltre 2.500 soggetti nel solo settore energetico italiano. Utilitalia ha individuato quattro azioni strategiche fondamentali. Sul piano tecnico, è richiesto un approccio integrato che elimini la barriera tra sicurezza IT (Information Technology) e OT (Operational Technology), potenziando la collaborazione con le istituzioni per una risposta coordinata agli incidenti. Sul fronte regolatorio, la Direttiva NIS2 deve evolversi in norme che incentivino la sicurezza come fattore di competitività.

Sono inoltre prioritari gli investimenti in tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e il machine learning, per rilevare anomalie e proteggere i sistemi di controllo industriali più datati. Infine, risulta cruciale la formazione continua del personale. Solo combinando cooperazione istituzionale, tecnologia e capitale umano, conclude Dal Fabbro, si potrà trasformare la sfida della sicurezza in un vantaggio competitivo per il Paese.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

ads
Torna su