“Ogni chilowattora di elettricità che l’Europa genera da energia solare, eolica, idroelettrica, dal geotermico o dall’idrogeno verde ci rende meno dipendenti dal gas russo”
“L’aumento vertiginoso dei prezzi dell’elettricità sta mettendo a nudo i limiti dell’attuale struttura del mercato elettrico, che è sviluppato per circostanze diverse. Per questo stiamo lavorando per una riforma strutturale del mercato dell’elettricità”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al Forum di Bled. Nel frattempo la premier francese Elisabeth Borne, parlando davanti al Congresso del Medef (la Confindustria francese) ha affermato che “purtroppo, dobbiamo prepararci al razionamento dell’elettricità alle imprese”.
“Dobbiamo prepararci ad una potenziale interruzione totale del gas russo”, ha spiegato von der Leyen. “Stiamo diversificando i nostri fornitori con grandissima rapidità: la fornitura di gas da fonti diverse dalla Russia dal gennaio di quest’anno è aumentata di 31 miliardi di metri cubi, e questo compensa i tagli russi. Stiamo anche riducendo il nostro fabbisogno di gas importato e abbiamo chiesto agli Stati membri di ridurre il consumo di gas del 15%”.
LA TRANSIZIONE VERDE
Per la presidente della Commissione Europea “il modo migliore per sbarazzarsi dei combustibili fossili russi è accelerare la transizione verso fonti energetiche verdi. Ogni chilowattora di elettricità che l’Europa genera da energia solare, eolica, idroelettrica, dal geotermico o dall’idrogeno verde ci rende meno dipendenti dal gas russo. Oggi il prezzo dell’energia solare ed eolica è più conveniente dei combustibili fossili, ecco perché, con la nostra iniziativa RePowerEU, investiremo fino a 300 miliardi di euro per accelerare la svolta verde”.
LE SANZIONI E I RAPPORTI CON LA RUSSIA
“Nel giro di pochi giorni e settimane – ha ricordato von der Leyen – abbiamo approvato le sanzioni di più ampia portata mai attuate, che stanno causando enormi danni alla capacità del Cremlino di fare la guerra. Lo stiamo facendo per l’Ucraina, ma anche per dimostrare alla Russia e al mondo che infrangere le regole internazionali ha un costo enorme. Il prezzo da pagare per il petrolio e gas della Russia è la perdita di sovranità e indipendenza. Decine di Paesi sono sull’orlo del default perché non possono pagare il loro debito con la Cina, e alcuni hanno già fatto default”.
UN NUOVO MODELLO ECONOMICO
“La nostra capacità di plasmare il mondo di domani dipende in larga misura dalla capacità di proporre un modello economico che funzioni per tutti. Un modello di crescita adatto alle sfide attuali, dal cambiamento climatico alla digitalizzazione di tutti i settori economici. Dobbiamo creare l’infrastruttura materiale della futura economia mondiale, un’economia davvero sostenibile per il pianeta e che offra prosperità al maggior numero di persone”.