Salvo sorprese dell’ultima ora usciranno di scena, dopo sei anni (e due mandati) sia il presidente di A2A Giovanni Valotti sia l’amministratore delegato Valerio Camerano
“I grandi soci di A2A, ovvero i Comuni di Milano e di Brescia, avrebbero deciso per una mossa di forte discontinuità nella partita del rinnovo dei vertici, previsto nell’assemblea di primavera. Le liste per le candidature di tutti i nuovi consiglieri chiudono venerdì prossimo e i giochi, secondo Radiocor, sarebbero ormai fatti: salvo sorprese dell’ultima ora usciranno di scena, dopo sei anni (e due mandati) in cui hanno contribuito in misura importante alla crescita della multiutility, sia il presidente Giovanni Valotti sia l’amministratore delegato Valerio Camerano”. È quanto riporta il Corriere della Sera edizione Brescia.
PATUANO E MAZZONCINI IN POLE
“Al loro posto, come riferito da indiscrezioni emerse ieri, dovrebbero essere indicati per il prossimo triennio rispettivamente Marco Patuano (ex numero uno di Telecom Italia e di Edizione, holding della famiglia Benetton) e Renato Mazzoncini, già numero uno di Ferrovie dello Stato con i governi Renzi e Gentiloni. Quest’anno, per la logica dell’alternanza, toccava a Milano indicare il presidente di A2A mentre l’ad è per statuto una scelta condivisa, anche se sul nome di Mazzoncini pare si sia speso il sindaco di Brescia Emilio Del Bono”, evidenzia il quotidiano.
IERI I RISULTATI DEL 2019
“Le indiscrezioni giungono nel giorno in cui A2A ha presentato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2019 che danno conto di un margine operativo lordo a 1,23 miliardi di euro, in linea rispetto al già positivo risultato realizzato nel 2018, nonostante il venir meno del contributo dei certificati verdi e di altri incentivi per circa 100 milioni”, sottolinea il Corsera.