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A2a

A2A pigliatutto tra le municipalizzate del Nord

Per A2A come per Ascopiave va per la maggiore il modello della ‘Multiutility dei Territori’, in cui non si ‘colonizza’ ma si supportano la aziende partner, consolidandone l’Ebitda e la posizione finanziaria netta

La multiutility lombarda A2A si candida a diventare sempre più protagonista del risiko delle municipalizzate del nord. Se da un lato ci sono Tea di Mantova, Aeb-Gelsia di Seregno (e Brianza), Agesp di Busto Arsizio e Cogeser di Pioltello e Melzo di cui A2A è partner industriale con oltre 2 milioni di clienti e quasi tutte le province della Regione messe in rete, dall’altro prosegue l’espansione nel Sud Ovest con l’acquisizione del 45% di Asm che ha consentito all’azienda di sbarcare in Lomellina.

MUNICIPALIZZATE ALLA RICERCA DI PARTNER

Tea di Mantova, Aeb-Gelsia di Seregno (e Brianza), Agesp di Busto Arsizio e Cogeser di Pioltello e Melzo sono quattro municipalizzate “che insieme fanno più di 600 milioni di ricavi rimaste però ‘zitelle’ – scrive il Sole 24 Ore -: oggi sono aziende all’apparenza in salute e che macinano utili ma domani con la riforma del mercato riusciranno a fare lo stesso?”. Per questo sono alla ricerca di partner per raggiungere la dimensione ottimale in vista della liberalizzazione dell’energia che indica in un milione di clienti “la soglia minima per essere competitivi e realizzare economia di scala legate anche alla digitalizzazione”.

ASCOPIAVE FA SCUOLA

“È proprio in quest’ottica che Ascopiave, in Veneto, ormai un anno fa ha avviato la ricerca di un partner, poi individuato in Hera, per cedere la maggioranza del business retail investendo al contempo il ricavato per rafforzarsi nel gas – prosegue il quotidiano di Confindustria -. Ma già nel triennio precedente, in Lombardia, sia Lgh già controllata dai Comuni di Lodi, Pavia, Rovato, Crema e Cremona- sia la Acsm-Agam di Monza e Como, seppur con tecnicalità diverse, avevano deciso di accogliere nel proprio capitale A2A per essere supportati da un partner forte che garantisse sinergie e scala sotto il profilo industriale, occupazionale e finanziario e, in ultima istanza, un flusso di dividendi soddisfacenti verso i soci pubblici”.

È IL MODELLO MULTIUTILITY DEI TERRITORI

In realtà, in Acsm c’è stato un riassetto ben più ampio che ha visto confluire nella società (in cui A2A detiene il 41% grazie anche all’apporto di alcuni asset) altre realtà significative della Lombardia come la Aspem di Varese, la Aevv di Valtellina e Valchiavenna e la Lario Reti Holding di Lecco e Provincia. È il modello della ‘Multiutility dei Territori’, in cui – come sottolineato dal presidente di A2A, GiovanniValotti la società controllata dai Comuni di Milano e Brescia non ‘colonizza’ ma supporta la aziende partner, consolidandone l’Ebitda e la posizione finanziaria netta”. In questo quadro rientra anche la lettera di intenti firmata una settimana fa tra A2A e Aeb.

SHOPPING A2A IN LOMELLINA

Diverso il discorso nella zona Sud Ovest dell Lombardia: “Comprando da Libera Energia il 45% di Asm Energia, A2A è sbarcata nelle scorse settimane anche nella parte lombarda della Lomellina, uno spicchio di territorio in cui la multituility non era ancora presente. Asm è una realtà che può contare su un portafoglio di oltre 40 mila clienti di cui circa 30 mila gas situati principalmente nei comuni di Vigevano e Mortara (in provincia di Pavia) per circa 80 Mm3 di gas e 40 Gwh di energia elettrica”, scrive in un altro articolo sempre il Sole 24 Ore aggiungendo che “una volta definito il riassetto, A2A Energia e Asm Vigevano e Lomellina (socio di maggioranza di Asm Energia) definiranno nuovi patti parasociali con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo dell’azienda e il consolidamenteo dei margini da parte di A2A”.

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