I clienti vulnerabili del mercato tutelato, al pari degli altri, potranno transitare nel Servizio a Tutele Graduali.
Nessuna proroga per il mercato tutelato dell’energia elettrica. Non hanno sortito gli effetti sperati le risoluzioni presentate dal presidente della Commissione Attività produttive Alberto Gusmeroli (Lega) a cui si sono poi aggiunte quelle di Enrico Cappelletti (M5s) e Vinicio Peluffo (Pd): la viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava in rappresentanza del governo, ha sì espresso parere favorevole in Commissione ma sua una risoluzione riformulata che alla fine ha salvato solo la possibilità per i clienti vulnerabili che, al pari degli altri, potranno transitare nel Servizio a Tutele Graduali.
LA DISCUSSIONE IN COMMISSIONE
Il pentastellato Cappelletti non ha però accolto la riformulazione chiedendo di respingerla “nella forma e nella sostanza” in quanto dannosa per le presone fragili e lasciando in balia della sorte un numero rilevante di consumatori soprattutto vulnerabili una volta terminati i tre anni del sistema a tutele graduali. Discorso analogo per Peluffo che ha parlato di “compromesso al ribasso” per la nuova formulazione della risoluzione “non soddisfacente e poco incisiva” rispetto agli impegni più stringenti della sua proposta.
Gava ha però rassicurato che decorsi i tre anni gli utenti vulnerabili che avevano optato per il sistema a tutele graduali rientreranno in modo automatico nella maggior tutela.
GLI IMPEGNI DEL GOVERNO SULLE BOLLETTE DELLA LUCE
La risoluzione approvata impegna dunque il governo a “prevedere la facoltà, per i clienti vulnerabili anche serviti in regime di tutela, di aderire al servizio a tutele graduali”; ad “attivare un attento e permanente monitoraggio delle offerte sul mercato libero, al fine di individuare proposte eccessivamente anomale, apparentemente convenienti, segnalandole all’Autorità garante della concorrenza e del mercato”; a “proseguire con la più ampia campagna di informazione, e in relazione alla possibilità per i cittadini di scelta di un’offerta del mercato libero, dei tempi, delle modalità di passaggio e delle caratteristiche di prezzo”.
Inoltre chiede di adottare iniziative di competenza, anche di carattere normativo volte a promuovere “a) l’attivazione presso lo sportello del consumatore di un numero telefonico dedicato al quale possano rivolgersi clienti vulnerabili che vogliono entrare nel servizio di maggior tutela in modo semplice, comunicando solo i dati anagrafici e il codice utente; b) la predisposizione di un modulo di adesione per l’accesso dei clienti vulnerabili al servizio di maggior tutela valido per tutti gli operatori del mercato energetico, mettendolo a disposizione dei cittadini in maniera chiara e facilmente accessibile nel proprio sito internet, nel portale offerte e nel portale dei singoli operatori esercenti il servizio di maggior tutela, corredato delle istruzioni di base per garantire agli utenti vulnerabili una scelta consapevole; c) la eventuale revisione della componente fissa PCV applicata in bolletta ai clienti della maggior tutela ai clienti vulnerabili”.
ASSOUTENTI: SU FINE MERCATO TUTELATO SALVATI I CLIENTI VULNERABILI
Sul compromesso raggiunto in Commissione a Montecitorio Assoutenti parla di vittoria per milioni di consumatori. “La risoluzione approvata ieri salva i clienti vulnerabili, i quali dal prossimo 1 luglio sarebbero rimasti nel regime di maggior tutela senza poter beneficiare dei risparmi, tra i 130 e i 140 euro in bolletta secondo le stime Arera, garantiti dal Servizio a Tutele Graduali – afferma il presidente onorario e responsabile energia di Assoutenti, Furio Truzzi – Ora tali utenti potranno transitare dal mercato tutelato alle tutele graduali e viceversa in modo semplice e veloce, contattando lo Sportello del consumatore di Arera. Una misura che introduce una nuova spinta alla concorrenza e potrebbe portare il mercato libero a ridurre le tariffe con evidente vantaggio per gli utenti di tale mercato”.
“Resta tuttavia la contraddizione, che dovrà essere risolta, per la quale l’utente delle tutele graduali e l’utente del mercato libero serviti dalla stessa azienda fornitrice di energia pagheranno due tariffe diverse il cambio del medesimo servizio – prosegue Truzzi – Una anomalia che, nei prossimi mesi, potrebbe portare ad una valanga di ricorsi contro le società energetiche”.
CONSUMERISMO: IERI IN PARLAMENTO SANCITA IN MODO DEFINITIVO LA MORTE DEL MERCATO TUTELATO
Nonostante in questi giorni e dopo ripetuti appelli parte della maggioranza di Governo si sia attivata per tentare all’ultimo minuto un rinvio parziale della data di scadenza del mercato tutelato dell’energia, la scorsa notte è stata la sancita la morte definitiva del regime di maggior tutela afferma invece Consumerismo No Profit, che ricorda di aver combattuto al fianco del presidente della X Commissione attività produttive della Camera, Alberto Gusmeroli, per tentare di ottenere una proroga del regime tutelato per tutti gli utenti della luce.
“Dopo estenuanti tentativi di mediazione è stato ottenuto un risultato ragguardevole sul fronte degli utenti vulnerabili, che potranno passare al Servizio a Tutele Graduali che entrerà in vigore dal prossimo 1 luglio, con alcune importanti facilitazioni nelle procedure, mentre per tutti gli altri clienti il Governo ha preferito non accogliere le richieste dei consumatori e del presidente Gusmeroli, confermando la data definitiva della morte del mercato tutelato al prossimo 30 giugno – afferma il presidente Luigi Gabriele – Una occasione persa considerati i ritardi e le inadeguatezza della campagna informativa che avrebbe dovuto spingere gli utenti a rientrare nel mercato tutelato entro il 30 giugno proprio per godere degli sconti garantiti dal STG”.