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Ue cambiamento climatico

Al via il vertice Ue sul tetto al prezzo del gas: Posizioni ancora distanti

Con circa un’ora di ritardo, sono partiti i lavori del Consiglio straordinario Energia convocato dalla presidenza Ue della Repubblica Ceca sul price cap

I ministri dell’Energia europei sono pronti all’ennesimo vertice a Bruxelles per cercare di trovare la quadra su un tetto massimo ai prezzi del gas.

Il primo scoglio da affrontare, dopo i rinvii delle settimane scorse, è sul price cap al gas: il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, in audizione al Senato la scorsa settimana, ha ricordato che la richiesta italiana e della Grecia, è fissata in 160 euro al MWh. “Naturalmente si tratta di trovare un punto di convergenza e stabilire l’entità dello spread. Si ragiona su un termine di giorni molto più corto, 5 giorni e uno spread che si aggira su 30-40 euro”.

LE PROPOSTE DI COMMISSIONE E PRESIDENZA CECA

Si tratta di un bel taglio, insomma, rispetto alle proposte originali della Commissione europea che toccava i 275 euro al MWh, poi ammorbidita dalla presidenza ceca in 220 euro con un superamento di 3-5 giorni sul contratto del primo mese rispetto ai prezzi del Ttf e un superamento di 35 euro rispetto ai prezzi del Gnl.

Qualsiasi accordo potrebbe basarsi, inoltre, su dettagli tecnici, tra cui quanto è alto il limite di prezzo, a quali contratti di gas si applica e garanzie come consentire all’UE di sospendere immediatamente il limite in caso di conseguenze indesiderate.

LA FRANCIA PAESE CHIAVE?

Potenzialmente decisiva in questa partita potrebbe essere la Francia, che inizialmente ha sostenuto un prezzo massimo, ma la scorsa settimana ha espresso preoccupazione per le potenziali ricadute sui mercati finanziari.

Il ministro francese per la transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, ha dichiarato ad esempio che uno degli obiettivi chiave del tetto massimo dovrebbe essere “garantire la stabilità dei mercati finanziari”.

ICE E BCE SCETTICHE SUL PRICE CAP

Non mancano le voci contrarie alla definizione di un price cap: La scorsa settimana l’Intercontinental Exchange ha avvertito che la proposta dell’UE potrebbe far aumentare i prezzi del gas, mentre la Banca centrale europea ha affermato che potrebbe mettere a repentaglio la stabilità finanziaria.

Insomma, un accordo è tutt’altro che scontato: “Non so se riusciremo a raggiungere l’accordo sul price cap ma ci stiamo lavorando, è in continua evoluzione”, ha tenuto a precisare Pichetto Fratin sempre la scorsa settimana.

LA GRECIA LANCIA L’ALLARME

“I cittadini europei sono in agonia, le imprese europee stanno chiudendo e l’Europa ha discusso inutilmente”, ha invece detto oggi il ministro dell’Energia greco Konstantinos Skrekas, chiedendo un rapido accordo sul tetto secondo quanto riferito da Reuters.

SIMSON: NON SARA’ FACILE IL COMPROMESSO

“Non sarà facile perché dobbiamo bilanciare benefici e rischi e anche perché gli Stati membri hanno ancora opinioni e preoccupazioni molto diverse”, ha detto la commissaria Ue per l’Energia, Kadri Simson, arrivando al Consiglio straordinario Energia.

MELONI: SU PRICE CAP PROPOSTA COMMISSIONE UE INSODDISFACENTE

“Ad oggi riteniamo che la proposta della Commissione europea sia insoddisfacente perché inattuabile alle condizioni date. Per noi è fondamentale porre un argine alla speculazione”, ha invece sottolineato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni nell’aula della Camera in vista della riunione del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre.

URSO: UE ANCORA INADEMPIENTE SU TETTO PREZZO GAS

“L’inadempienza dell’Unione europea continua, siamo ancora in attesa di una decisione sul tetto del gas e sul disaccoppiamento dei prezzi. Ma siamo convinti e siamo determinati perché ciò accada” ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo all’assemblea di Confesercenti.

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