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Auto

Anfia e Unrae: servono misure urgenti per l’auto

Le associazioni di categoria – Anfia e Unrae – hanno lanciato ancora una volta un appello alla politica: per ripartire serve una scossa urgente al mondo dell’auto

“Il mercato dell’auto in Italia continua a soffrire dopo i lunghi mesi di stop imposti dalla pandemia di coronavirus e di riflesso tutto il comparto industriale è in grave crisi. Le associazioni di categoria – Anfia e Unrae – hanno lanciato ancora una volta un appello alla politica: per ripartire serve una scossa urgente che non può che arrivare da un deciso sostegno all’intero settore, a partire da una politica di incentivi, rivolti in particolari alle vetture a basse emissioni. Germania, Francia e Spagna, per altro, lo hanno già fatto”. È quanto si legge su L’Automobile, il portale di Aci.

ANFIA: ECOBONUS SUBITO

“Intervenendo agli Stati Generali dell’Economia a Roma, Paolo Scudieri – presidente dell’Anfia, la associazione nazionale della filiera automobilistica affiliata a Confindustria – ha parlato di ‘rilancio attraverso la costruzione di una strategia comune’. Scudieri ha sottolineato il ritardo del nostro Paese dove ancora manca un piano di politica industriale che ‘dia sostegno alle filiere più colpite dalla pandemia da Covid-19. Una occasione da non perdere per il rilancio del settore automotive, tra i protagonisti del nostro intero sistema economico con il più alto moltiplicatore sia di valore aggiunto che occupazionale'”, si legge su L’Automobile.

Secondo Anfia “è necessario attuare con urgenza misure di breve termine, che indirizzino la domanda verso vetture con minori emissioni di CO2, come quelle a trazione elettrica e ibride ricaricabili, ma rivolgendo gli incentivi a un pubblico più vasto e con capacità di spesa minore”. Tutto questo per “favorire il rinnovo del parco circolante e la ripresa della domanda già nel  2020”.

Tra le altre proposte avanzate da Scudieri – oltre all’estensione dell’ecobonus – anche “l’istituzione di un premio temporaneo per autovetture e veicoli commerciali in stock presso i concessionari e i produttori con contestuale rottamazione di un veicolo di pari categoria da Euro 0 a Euro 4 e una misura finalizzata al supporto agli investimenti delle imprese e al rinnovo del parco dei mezzi commerciali”, si legge ancora sul portale Aci.

UNRAE: INTERVENTO “VERTICALE” DEL GOVERNO

“Commentando il trend di vendita sul mercato europeo (sceso in maggio del 56,8% rispetto a un anno fa) il direttore generale di Unrae – l’associazione delle case automobilistiche estere – Andrea Cardinali ha detto: ‘La riapertura delle concessionarie non basta a far ripartire la domanda: il potere di acquisto dei consumatori, già falcidiato dal lockdown per i lavoratori non garantiti, rimane depresso per tutti a causa dell’incertezza sul futuro e del regime ridotto al quale viaggiano interi settori dell’economia – si legge su L’Automobile -. Unrae lamenta l’assenza di misure statali di sostegno alla domanda, ‘nonostante il contributo della filiera automotive in termini di Pil, occupazione e gettito fiscale”.  Cardinali sottlinea come “nelle ultime settimane, massicci piani di aiuto alla filiera automotive sono stati approvati in Francia (8 miliardi di euro), Germania (4,5 miliardi)e Spagna (3,75). Stesso discorso anche a Londra’. L’associazione ribadisce quindi “l’assoluta necessità di un improcrastinabile intervento verticale da parte del governo italiano, con provvedimenti specifici che  rilancino la domanda, anche per il ruolo ancora più centrale nella mobilità che l’auto avrà nell’era del distanziamento sociale”.

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