Al momento il testo si compone di 25 articoli e prevede, tra le altre cose,…
Dl Arera verso la modifica. Relatore: da chiarire alcuni aspetti

Oggi scadono i termini per la presentazione degli emendamenti al provvedimento. I lavori riprenderanno lunedì 7 maggio
Scadono oggi i termini per la presentazione degli emendamenti al Dl Arera, il decreto legge varato dal governo per prolungare l’attuale composizione del collegio dell’Authority, in attesa della formazione di un nuovo governo.
COSA DICE IL DECRETO
Il provvedimento, composto da soli due articoli, stabilisce che i componenti di Arera continuino ad “esercitare le proprie funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, fino alla nomina dei nuovi componenti” e comunque “non il oltre il novantesimo giorno dall’insediamento del primo governo formato successivamente alla data di entrata in vigore” del decreto. Presentato il 10 aprile, il giorno prima della scadenza della proroga fissata a febbraio e basata su una sentenza del Consiglio di Stato del 2010, ha cominciato il suo iter di conversione in commissione Speciale alla Camera il 17 di questo mese.
RELATORE GALLI (LEGA): SPECIFICARE MEGLIO DISTINZIONE TRA ATTI DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE E NON E INTRODURRE TERMINE MASSIMO DI ESERCIZIO FUNZIONI COLLEGIO
Nell’ultima seduta del 24 aprile, il relatore al provvedimento Dario Galli (Lega) – dopo l’audizione dei rappresentanti dell’Authority – ha ammesso che si sono “chiariti alcuni aspetti del provvedimento” e in particolare il fatto che sia necessario valutare “l’opportunità di specificare ulteriormente la distinzione tra atti di ordinaria amministrazione e quelli non appartenenti a tale categoria, nonché di introdurre un termine massimo oltre il quale i componenti dell’Autorità non potranno continuare a esercitare le proprie funzioni, atteso che l’attuale formulazione del decreto prevede la proroga dei predetti componenti fino a novanta giorni dall’insediamento del nuovo Governo, insediamento la cui data al momento non è evidentemente dato conoscere”. Ora i lavori d’Aula riprenderanno lunedì 7 maggio con l’esame degli emendamenti al provvedimento.
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