La decisione arriva per evitare la paralisi dell’Authority in attesa delle nuove nomine. Nel Consiglio dei Ministri di domani, infatti, è previsto anche l’esame definitivo dello schema di disegno di legge delega in materia di energia nucleare sostenibile
Il Governo interviene con un decreto legge d’urgenza per garantire la continuità operativa dell’Autorità per l’energia (Arera), prorogando di fatto il mandato del Collegio uscente fino alla nomina dei nuovi componenti e comunque non oltre il 31 dicembre 2025. I vertici dell’Authority, scaduti lo scorso agosto, continueranno a esercitare le proprie funzioni, ma con poteri limitati agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti.
Il provvedimento si è reso necessario per evitare la paralisi di un’istituzione cruciale per il Paese, dopo che l’organo di vertice, con una delibera di inizio agosto, aveva già deciso di auto-prorogarsi per un massimo di 60 giorni, in attesa delle decisioni dell’esecutivo.
L’INTERVENTO DEL GOVERNO PER SCONGIURARE LA PARALISI
Il decreto legge stabilisce che i componenti dell’Arera, nominati con Dpr il 9 agosto 2018, resteranno in carica in regime di prorogatio. Questa misura eccezionale, che supera la delibera interna dell’Authority, estende il periodo transitorio ben oltre i 60 giorni inizialmente previsti, fissando un termine ultimo al 31 dicembre 2025. La decisione del Governo mira a garantire la piena operatività dell’ente, scongiurando il rischio di un vuoto di potere che avrebbe potuto bloccare l’attività di regolazione dei mercati energetici e ambientali.
POTERI LIMITATI E OBBLIGO DI RELAZIONE AL PARLAMENTO
Durante questo periodo di proroga, i poteri del Collegio saranno strettamente limitati. Potranno essere adottati esclusivamente atti di ordinaria amministrazione e quelli considerati indifferibili e urgenti. Per garantire la massima trasparenza, il decreto introduce un nuovo e stringente obbligo di rendicontazione: ogni quarantacinque giorni, l’Autorità dovrà trasmettere alle Camere una relazione dettagliata sugli atti adottati, illustrandone presupposti e motivazioni.
LA PRECEDENTE AUTOPROROGA E I PARERI DEL CONSIGLIO DI STATO
Il decreto del Governo interviene su una situazione complessa. Il 5 agosto 2025, con la delibera 402/2025/A, il Collegio uscente aveva già deciso di auto-prorogarsi per un massimo di 60 giorni. La scelta si basava su precedenti pareri del Consiglio di Stato (in particolare il n. 5388/10), che avevano riconosciuto alle autorità indipendenti la possibilità di una “specifica prorogatio” in caso di scadenza simultanea di tutti i componenti. A differenza degli organi amministrativi ordinari, per i quali la legge prevede una proroga automatica, per l’Arera non esiste un meccanismo analogo, rendendo necessario questo intervento straordinario per assicurare la continuità.
UN’AGENDA FITTA: DALLE NOMINE ARERA AL DDL SUL NUCLEARE
La necessità di sbloccare l’impasse sulle nomine in Arera è resa ancora più urgente dall’agenda energetica del Governo. Nel Consiglio dei Ministri di domani, infatti, è previsto anche l’esame definitivo dello schema di disegno di legge delega in materia di energia nucleare sostenibile, un dossier di enorme rilevanza strategica che richiederà, una volta approvato, il pieno supporto regolatorio da parte di un’Autorità nel pieno delle sue funzioni.