Nel 2026 cambieranno i vertici di Arera, Antitrust e big dell’energia. Una tornata complessa di nomine che influenzerà prezzi, investimenti e politiche della transizione
Il mondo dell’energia si prepara a una nuova tornata di nomine di autorità e partecipate chiave per l’energia italiana. Arera resta il dossier più delicato, ma in ballo ci sono anche le poltrone di Eni, Enel e Terna.
TUTTE LE NOMINE
Sono ben 96 i candidati e dirigenti di enti e aziende partecipate che il Governo dovrà confermare o sostituire nei prossimi mesi. Nella lista figurano anche organi direttivi o dei commissari di 32 enti pubblici. È quanto emerge dai dati elaborati dal Centro Studi di CoMar nel suo monitoraggio periodico, secondo quanto riporta Quotidiano Nazionale. La nuova ondata di nomine riguarda enti e aziende di diverse aree di attività: 19 poltrone riguardano l’ambiente; 9 l’economia e il lavoro; 5 la cultura, la scienza e lo sport; 1 la sanità.
LE NOMINE DI ARERA E DEGLI ALTRI ENTI
Nella lunga lista di 23 enti chiamati al rinnovo dei vertici, particolare attenzione è riservata al nodo della successione in Consob. A marzo 2026 l’attuale presidente della commissione che vigila sui mercati finanziari, Paolo Savona, concluderà il suo mandato. Il sottosegretario leghista all’Economia, Federico Freni, sarebbe il candidato numero uno per succedere alla guida dell’ente, secondo Quotidiano Nazionale, ma niente è ancora scritto. La scelta della poltrona, infatti, potrebbe provocare non poche controversie nella maggioranza, che già avrà i suoi grattacapi per le nomine nelle aziende partecipate.
La lente d’ingrandimento è puntata anche su Arera, arbitro di luce, gas e acqua. In ballo ci sono la poltrona di presidente, su cui attualmente siede Stefano Besseghini, e di cinque commissari. Il rinnovo del collegio dell’Autorithy sarà uno dei test più delicati per capire l’orientamento del governo, dopo la proroga fino al 31 dicembre 2025 per guadagnare tempo e trovare un difficile accordo tra maggioranza ed opposizione. Una partita altrettanto complessa riguarda l’Antitrust. Infatti, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) si prepara a un rimescolamento di poltrone. Il presidente Roberto Rustichelli e i consiglieri concluderanno il loro mandato a maggio 2026.
LE NOMINE DEI BIG DELL’ENERGIA
Le partecipate più importanti coinvolte in questa tornata di nomine sono: Eni, Enel, Leonardo, Poste Italiane e Terna. Il trend generale per questi grandi gruppi è la continuità degli attuali amministratori delegati. L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, sia avvia verso il suo quinto mandato, secondo quanto riporta Quotidiano Nazionale. L’attenzione potrebbe invece concentrarsi sulla sostituzione del presidente Giuseppe Zafarana. In pole position per questa poltrona ci sarebbe Elisabetta Belloni, secondo il giornale, già direttrice del Dis. Anche la riconferma dell’attuale amministratrice delegata di Terna, Giuseppina Di Foggia è considerata probabile, secondo Quotidiano Nazionale, anche in virtù della buona performance e della distribuzione di dividendi registrata negli anni 2022 e 2023. Si avvierebbe verso un nuovo mandato anche l’ad di Enel Flavio Cattaneo.
Roberto Cingolani dovrebbe sedere ancora sulla poltrona di ceo di Leonardo, sembrerebbe invece meno probabile la riconferma del presidente Stefano Pontecorvo.
Matteo Del Fante e Giuseppe Lasco dovrebbero continuare ad essere ai vertici di Poste Italiane.


