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Carburanti

Assopetroli-Assoenergia al governo: Aprire tavolo tecnico per ristrutturazione rete carburanti

L’Associazione chiede l’avvio, con urgenza, di un tavolo tecnico di settore, nell’ambito del quale Istituzioni e operatori della filiera carburanti possano concertare un percorso condiviso di riconversione industriale, con orizzonte temporale al 2026, in coerenza con il Pnrr

Assopetroli-Assoenergia ha inviato una richiesta al Governo per avviare, con urgenza, un tavolo tecnico di settore, nell’ambito del quale Istituzioni e operatori della filiera possano concertare un percorso condiviso di riconversione industriale, con orizzonte temporale al 2026, in coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

NOTA INDIRIZZATA AL GOVERNO

La nota è indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e per conoscenza al sottosegretario al ministero della Transizione ecologica, Vannia Gava.

SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI NEGLI ULTIMI SEI ANNI È STATO AL CENTRO DI UN PROFONDO PROCESSO DI RIFORMA

“Assopetroli-Assoenergia è l’associazione, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, che dal 1949 rappresenta circa mille imprese italiane attive nei comparti del commercio di carburanti e dei servizi per l’efficienza energetica – si legge nella missiva -. Con particolare riferimento al commercio di carburanti, le nostre aziende sono presenti sia sul canale ‘rete’ con circa 11.000 impianti di distribuzione stradale, sia su quello ‘extrarete’, che ricomprende le forniture fuori dai punti vendita stradali, destinate tra l’altro al riscaldamento domestico, all’agricoltura, alla marina e all’aviazione. Il settore della distribuzione dei carburanti negli ultimi sei anni è stato al centro di un profondo processo di riforma finalizzato a contrastare estesi fenomeni di illegalità che lo avevano colpito. Questo sforzo corale di Istituzioni, associazioni di rappresentanza ed imprese sta portando i risultati attesi, che consentono oggi di guardare con maggiore ottimismo al futuro”.

URGENTE AVVIARE ORA UNA FASE NUOVA NELLA QUALE LA RETE DISTRIBUTIVA SIA AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DELLE ISTITUZIONI

“Alla luce di ciò, l’Associazione ritiene che sia urgente avviare ora una fase nuova nella quale la Rete distributiva sia al centro dell’attenzione delle Istituzioni per il ruolo strategico imprescindibile che dovrà svolgere nella transizione energetica. La Rete è un’infrastruttura solida e affidabile a servizio del Paese. È capillarmente diffusa e determinante per la diffusione di tutti i carburanti e vettori energetici alternativi, cruciali per la decarbonizzazione dei trasporti. Con particolare riferimento all’attuazione delle misure del PNRR (Missione 2) relative alla diffusione di nuove infrastrutture per la mobilità elettrica, si evidenzia come la rete carburanti possa agevolmente inglobare tali punti di ricarica, limitando l’ulteriore consumo di suolo e sfruttando aree di rifornimento già conformi con la normativa sulla sicurezza stradale”, prosegue la lettera di Assopetroli-Assoenergia.

L’ASSOCIAZIONE CHIEDE UN TAVOLO TECNICO DI SETTORE PER CONCERTARE UN PERCORSO CONDIVISO DI RICONVERSIONE INDUSTRIALE, CON ORIZZONTE TEMPORALE AL 2026

“La Rete carburanti, che conta oggi circa 22.000 punti vendita, è però anche sovradimensionata rispetto ai trend decrescenti dei consumi e necessita di un piano di riorganizzazione e ammodernamento, finalizzato alla riconversione verso le nuove esigenze della mobilità low carbon. L’Associazione richiede pertanto l’avvio, con urgenza, di un tavolo tecnico di settore, nell’ambito del quale Istituzioni e operatori della filiera possano concertare un percorso condiviso di riconversione industriale, con orizzonte temporale al 2026, in coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si ritiene infatti che un piano pubblico sia precondizione necessaria per assicurare che il processo di sviluppo e ammodernamento, che il PNRR può innescare, sia organico ed uniformemente diffuso su tutto il territorio nazionale”, ha concluso la lettera.

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