L’Australia pensa di utilizzare la cattura del carbonio per produrre idrogeno dal gas naturale, “raccogliendo” la CO2 emessa
Il governo dell’Australia finanzierà sei progetti sulla cattura e lo stoccaggio del carbonio con 50 milioni di dollari australiani (circa 32 milioni di euro), nel tentativo di accelerare lo sviluppo e la commercializzazione della tecnologia.
LA CATTURA DELLA CO2 E LO ZERO NETTO
Di cattura del carbonio si parla da anni, ma di recente sta vivendo una fase di particolare slancio per via degli impegni di riduzione delle emissioni presi da tanti governi nel mondo. L’Agenzia internazionale dell’energia, per esempio, la ritiene una tecnologia essenziale per il raggiungimento dello “zero netto” al 2050.
IL RUOLO NELLA PRODUZIONE DI IDROGENO DAL GAS
I produttori di gas naturale in Australia vedono nella cattura e nello stoccaggio del carbonio (abbreviata in CCS, in inglese) un modo per mantenere questa fonte nel mix energetico durante la fase di transizione verso le rinnovabili e i combustibili “puliti” come l’idrogeno. A questo proposito, l’industria australiana del gas pensa di utilizzare la cattura del carbonio per ottenere idrogeno dal gas naturale, “raccogliendo” la CO2 emessa durante il processo. Si parla, in questo caso, di idrogeno blu.
RICHIESTE PER 1,2 MILIARDI
Il ministro dell’Energia dell’Australia, Angus Taylor, ha detto che il governo ha ricevuto richieste per sostenere investimenti in progetti sulla cattura del carbonio per 1,2 miliardi di dollari australiani.
IL PROGETTO MOOMBA
Santos, il secondo maggiore produttore di gas indipendente del paese, e il suo socio Beach Energy hanno ottenuto 15 milioni di dollari australiani per il loro progetto sulla CCS da 210 milioni, chiamato Moomba. Permetterà, in una fase iniziale, lo stoccaggio di 1,7 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno all’interno di giacimenti esauriti di petrolio e gas nel bacino di Cooper, nell’Australia meridionale.
La decisione finale di investimento è prevista entro l’anno, dopo che il governo di Canberra rilascerà la normativa che regolamenta la possibilità per i progetti sulla cattura del carbonio di generare crediti di carbonio. Santos ha detto che questi crediti sono “essenziali per far sì che il progetto stia in piedi economicamente”.
IL PROGETTO DI GLENCORE
La società mineraria anglo-svizzera Glencore ha vinto invece 5 milioni di dollari australiani per il suo progetto CTSCo, da 210 milioni: prevede la cattura delle emissioni di carbonio da una centrale di carbonio e il loro stoccaggio sottoterra nel bacino Surat, nello stato del Queensland, nell’Australia nord-orientale.
Non sono stati rilasciati dettagli sulla quantità di anidride carbonica stoccabile nel sito, ma Glencore ha detto che il bacino Surat potrebbe ospitare volumi “molto considerevoli” di CO2 provenienti da una serie di industrie. Dal settore dell’edilizia, per esempio, e più nello specifico dagli stabilimenti per la produzione di calcestruzzo e cartongesso.